Il Tribunale collegiale di Locri ha emesso la sentenza relativa all’operazione antimafia denominata “Helvetia”, da cui è emersa la presunta presenza in Svizzera, da circa 40 anni, di un’articolazione della ‘ndrangheta direttamente collegata alle cosche di Fabrizia (Vibo Valentia) e Reggio Calabria.

La pena più alta è stata comminata a Rocco Antonio Cirillo e Brunello Nesci, condannati a 13 anni (nei confronti del primo era stata chiesta la condanna a 17 anni mentre per il secondo, difeso dall’avvocato Antonio Carè, era stata chiesta la condanna a 20 anni). Altre condanne riguardano Angelo Rullo e Cosimo Laporta (12 anni ciascuno, con una richiesta rispettivamente di 13 e 17 anni), entrambi considerati partecipi alla cosca; Giovanni Manno (11 anni, mentre la richiesta era di 13); Giovanni De Masi, Sandro Iacopetta, Francesco Lombardo e Giulio Nesci (10 anni, con una richiesta rispettivamente di 12 anni, 13 anni, 13 anni e 12 anni), oltre al pagamento per tutti delle spese processuali e di custodia in carcere. Nei loro confronti è stata anche disposta la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale per tutta la durata della pena, nonché la misura della libertà vigilata per i prossimi tre anni. I nove dovranno anche risarcire le parti civili (Regione Calabria e Comune di Fabrizia) di 50mila euro ciascuno e provvedere al pagamento delle spese legali «sostenute dalle predette parti private». 

Assolto, infine, Cosimo Greco per non aver commesso il fatto.