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Giuseppe Mancuso, di 72 anni, detto Peppe ’Mbrogghia, ritenuto a capo dell’ala militare del clan di Limbadi, torna in libertà dopo 24 anni di carcere. Stamattina, infatti, il boss dell’omonimo clan – nipote del superboss Luigi Mancuso, ha lasciato il penitenziario di Cuneo. A riportare la notizia è la Gazzetta del Sud. Condannato all’ergastolo nel 2004, al termine del processo scaturito dalla storica operazione della Dda di Reggio, denominata Tirreno, a distanza di oltre un decennio quella condanna gli è stata tramutata in 30 anni di reclusione. A conti fatti, tra buona condotta e riduzione di 90 giorni per ogni anno di detenzione, il boss ha praticamente scontato la pena. Il 29 aprile del 1997, 'Mbrogghia fu catturato dai carabinieri in una villetta di San Calogero, dopo circa quattro anni di latitanza.
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