È arrivata la condanna in via definitiva a 3 mesi da scontare agli arresti domiciliari per un operaio 61enne di Chiaravalle Centrale, autore di una serie di furti commessi in un terreno a Satriano nel 2013. L’uomo, in quella occasione, ha depredato le colture per destinarle alla vendita.

A Gasperina, un 38enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, dovrà scontare 2 anni e mezzo in quanto autore di un furto perpetrato nel 2012 in un appartamento. L’allora giovane ladro gasperinese si è introdotto nell’appartamento rompendo un vetro della finestra della camera da letto, ferendosi a una mano. Una volta entrato in casa, il ladro è riuscito a trovare tra gli arredi della stanza da letto tutto l’oro di famiglia, un portafoglio contenente tra l’altro un bancomat con relativo codice pin e, da un quadretto appeso nel soggiorno, ha rubato anche una medaglia della Prima guerra mondiale appartenente a un avo della vittima. Preso il bottino, il ladro, credendo di essere riuscito a fare il colpo senza aver lasciato tracce, ha prelevato poco dopo 500 euro con il bancomat appena rubato dall’appartamento. La vittima, tornata a casa, si è resa immediatamente conto del furto compiuto ai suoi danni e, allarmata, ha chiamato i carabinieri di Gasperina che, nelle fasi del sopralluogo, hanno trovato le tracce lasciate dall’autore del furto. Sangue sulla carta da parati e sulla piastra dell’avvolgibile delle tapparelle, sangue sul vetro della finestra e impronte papillari sul quadretto dove era esposta la medaglia di guerra del nonno. Repertate tutte le tracce e inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dei carabinieri di Messina per la comparazione, a distanza di poche settimane è giunta la conferma che in quell’appartamento si era introdotto il 38enne gasperinese per compiere il furto.