L’atto, consultabile sull’albo pretorio online dell’ente, è consequenziale alle analisi effettuate in autocontrollo dall’ente. Gli esiti dei rapporti di prova sono stati acquisiti proprio nella mattinata di ieri e, prontamente, il primo cittadino ha dunque deciso di ordinare la restrizione all’utilizzo dell’acqua erogata dal serbatoio comunale, i cui parametri sono risultati non attinenti ai limiti sanciti dal D.Lgs n.31/2001.

Fino a nuove analisi utili a comprovare il ripristino delle condizioni di potabilità, il primo cittadino ha quindi disposto il divieto dell’utilizzo dell’acqua al fine della tutela della salute umana, ordinando per tanto «l’avvio di tutte le procedure necessarie ad eliminare i motivi che hanno causato le anomalie rilevate». Nell’atto, comunque, non vengono definitivi i parametri e i valori specifici per i quali sarebbero state riscontrate anomalie.

L’ordinanza, inoltre, è stata affissa nei luoghi pubblici più frequentati dalla collettività e trasmessa al Custode Giudiziario dell’invaso Alaco, Marco Merante; all’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia; al Comando della Polizia Municipale; alla Stazione dei Carabinieri di Fabrizia e al laboratorio Esilab che cura le procedure di autocontrollo per conto del comune di Fabrizia.