Giovedì, 19 Novembre 2015 09:42

Estorsioni sull'A3, condannato a 9 anni l'imprenditore Prestanicola

Scritto da Redazione
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Dovrà scontare una pena di nove anni di reclusione Giuseppe Prestanicola, l'imprenditore edile, originario di Soriano, considerato vicino al clan Mancuso di Limbadi. 

Il verdetto del Tribunale di Vibo Valentia è arrivato nel pomeriggio di ieri, dopo circa sei ore di camera di consiglio, nell'ambito del processo per le estorsioni sui lavori dell'autostrada A3.

Prestanicola è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione aggravata nei confronti della Toto Costruzioni, società impegnata nei lavori di ammodernamento della Sa-Rc, nel tratto della zona delle Serre. 

I fatti, in particolare, risalgono ai primi anni 2000 quando l'imprenditore - difeso dagli avvocati Domenico Ioppolo e Anselmo Torchia - dietro la regia della potente consorteria mafiosa di Limbadi, avrebbe estorto una cifra che si aggirerebbe intorno al miliardo di vecchie lire, attraverso il nolo a freddo dei mezzi e la sovrafatturazione.

La pubblica accusa - rappresentanta dal pm della Dda Camillo Falvo - aveva chiesto la condanna di Prestanicola a 14 anni di carcere e a 3mila euro di multa, mentre i difensori dell'imprenditore avevano avanzato l'assoluzione.

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