Martedì, 29 Giugno 2021 09:40

Estorsione e usura al tabaccaio di Nicotera, 10 anni e 6 mesi per il boss Antonio Mancuso

Scritto da Redazione
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Una condanna e due assoluzioni. È questo il verdetto emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, presieduto da Tiziana Macrì (a latere Emilia Conforti e Francesca Loffredo) nei confronti dei presunti vessatori di Carmine Zappia, il tabaccaio di Nicotera che decise di ribellarsi e di denunciare i suoi aguzzini. In particolare, il boss Antonio Mancuso, 83enne di Limbadi ma residente a Nicotera, è stato condannato a 10 anni e 6 mesi mentre sono stati assolti per non aver commesso il fatto Andrea Campisi, di 38 anni, di Nicotera e Francesco D’Ambrosio, di 41 anni, di Nicotera. Mancuso, inoltre, è stato anche condannato all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e al risarcimento del danno alle parti civili: Carmine Zappia, Giulia Zappia, Antonio Zappia (tutti assistiti dall’avvocato Giovanna Fronte), la Provincia di Vibo e la Regione Calabria.

I presunti aguzzini del tabaccaio di Nicotera furono tratti in arresto al termine dell’operazione "Maqlub" - che tradotto dall'arabo vuol dire “ribaltamento” - coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e scattata il 18 luglio 2019. Estorsione, usura, favoreggiamento personale e furto i reati, tutti aggravati dal metodo mafioso, contestati a vario titolo agli imputati.

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