Mercoledì, 13 Settembre 2017 14:26

Droga e armi, vasta operazione dei carabinieri tra il Reggino, il Vibonese e la Brianza

Scritto da Redazione
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I carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica – coadiuvati dal personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria e dalle Compagnie territorialmente competenti – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Locri, Mario La Rosa, su richiesta della locale Procura della Repubblica, traendo in arresto due persone e sottoponendone altre otto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

È questo il bilancio di un’ampia attività portata a termine dagli uomini dell’Arma tra Caulonia, Serra San Bruno, Carate Brianza e Brugherio.

I soggetti coinvolti nell’operazione sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione, cessione e porto illegale di armi comuni da sparo e munizioni e danneggiamento seguito da incendio.

L'operazione è stata denominata "Geocaching", dal nome di un gioco di origini statunitensi in cui i partecipanti mediante un punto GPS devono ritrovare una cassetta dove appongono un proprio segno distintivo. Al riguardo, infatti, in più circostanze, i riscontri sul territorio sono stati compiuti mediante la localizzazione effettuata tramite i GPS installati sulle autovetture ambientalizzate che hanno permesso, anche nelle zone più impervie dell'agro cauloniese, l'individuazione dei nascondigli ed il rinvenimento di droga e armi abilmente occultate. Con queste modalità, in particolare, sono stati rinvenuti e sequestrati lo scorso 22 agosto 2016, in contrada Bruschiato a Caulonia, celata tra la vegetazione, una busta in plastica contenente 1 pistola calibro 22 marca "Llama Especial" ed una munizione del medesimo calibro, 60 grammi di hashish e 25 grammi di marijuana ed il 12 agosto 2016, sempre a Caulonia, in via Baglio - abilmente occultata tra le intercapedini di un muro perimetrale - 160 grammi di hashish.

Le indagini, durate circa un anno e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Locri Rosanna Sgueglia, hanno visto complessivamente indagate 20 persone ed hanno avuto origine da una mirata attività informativa che ha portato all'osservazione di una carrozzeria in Caulonia Marina, luogo d'incontro di alcuni indagati per la gestione di traffici illeciti.

Le conseguenti intercettazioni, telefoniche ed ambientali, nonché i servizi di o.c.p. (osservazione, controllo e pedinamento) eseguiti congiuntamente dal personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria", hanno permesso di documentare una sistematica e costante attività di spaccio di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana, accertando complessivamente 70 episodi di spaccio nelle zone dell'alto jonio reggino, nonché le condotte di detenzione, cessione e porto illegale di armi comuni da sparo e munizioni, segnatamente carabine e fucili da utilizzare per l'esercizio illecito della caccia da parte di soggetti privi della prevista licenza. Inoltre, nel corso delle investigazioni - che già il 14 febbraio scorso hanno condotto al fermo di indiziato di delitto del principale indagato (il 35enne Giuseppe Tuccio) - sono state tratte in arresto in flagranza di reato due persone e sequestrati complessivamente 7 kg di marijuana, 400 grammi di cocaina, 210 grammi di hashish ed 1 pistola semiautomatica calibro 22 marca "llama especial" priva di caricatore.

Le indagini si collegano all’arresto, avvenuto l’11 dicembre dello scorso anno a Roccella, di Vincenzo Simonetta, 36enne residente a Camaiore ma domiciliato a Caulonia, accusato di detenzione ai fini di spaccio di droga. Durante una perquisizione veicolare, l’uomo era stato trovato in possesso di due sacchi con più di 6 chili di marijuana, già suddivisa in confezioni di cellophane ciascuna del peso di 500 grammi. Pacchi nascosti dentro il bagagliaio della sua automobile.

Invece, lo scorso due febbraio, i carabinieri di Caulonia Marina, con i Cacciatori “Calabria”, avevano arrestato in flagranza di reato, Maurizio Tassone, 50enne originario di Nardodipace ma residente in Caulonia, operaio con precedenti di polizia, poiché, a seguito di una perquisizione domiciliare, estesa ad un deposito materiali nella sua disponibilità, era stato trovato con 400 grammi di cocaina confezionata all’interno di un involucro trasparente e nascosta sotto un cuscino di stoffa posto su una sedia.

Le indagini avrebbero, infine, consentito di dimostrare il concorso di Spanò con Tuccio nel danneggiamento dello pneumatico anteriore sinistro di una Fiat Brava di un 55enne di Caulonia, fatto che sarebbe maturato a seguito di dissidi di natura privata e denunciato presso gli uffici della Stazione di Caulonia Marina.

Gli arrestati - Vittorio Cavallaro, 38enne di Caulonia già noto alle forze dell’ordine, e Ilario Spanò, 33enne di Caulonia - al termine delle formalità, sono stati rispettivamente portati nel carcere di Locri e Monza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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