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Il giudice del Tribunale di Vibo, in accoglimento della richiesta di revoca della misura cautelare presentata dagli avvocati Salvatore Francesco Campisi e Domenico Tripaldi, ha rimesso in libertà Carmelo Falduto, di anni 32, residente a Caroniti di Joppolo, arrestato lo scorso 24 gennaio per le intimidazioni e gli attentati ai danni della famiglia Cocciolo-Panzitta di Caroniti.
L’uomo è tuttora indagato per il reato di atti persecutori nell’ambito del processo che si sta celebrando innanzi al Tribunale di Vibo Valentia.
Falduto si trovava dallo scorso 24 gennaio agli arresti domiciliari, a seguito dell’aggravamento della misura originaria - disposta con ordinanza dell’allora gip titolare del procedimento - dopo le intimidazioni e gli attentati che hanno interessato la famiglia Cocciolo-Panzitta, residente nel piccolo centro di Caroniti di Joppolo, consistenti in incendi, danneggiamenti alle auto e lancio di ordigni esplosivi contro l’abitazione delle stesse persone prese di mira, nonché in atti persecutori. Nell’occasione Falduto, su richiesta della Procura di Vibo Valentia, era stato raggiunto da un’ordinanza agli arresti domiciliari del gip del Tribunale di Vibo Valentia Graziamaria Monaco.
Con l’ordinanza di ieri, il giudice Annibaldi, in accoglimento delle argomentazioni della difesa dell’imputato, ha rimesso Falduto in libertà, vietando però all’uomo di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle persone offese.
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