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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha dato vita ad un’emergenza economica senza precedenti, dalla quale sono tante le categorie che stenteranno a riprendersi. A far sentire il proprio dissenso nei confronti delle misure intraprese per aiutare le imprese è stato Giovanni Giordano, presidente dell’associazione Acav (Associazione calabrese agenti di viaggio), sodalizio di settore che conta al suo interno circa 40 operatori su tutta la regione tra cui 10 del Vibonese. Tra le agenzie della provincia di Vibo che si riconoscono nel messaggio di protesta dell’Acav c’è Perle del mondo di Serra San Bruno, componente del sodalizio assieme a Creazione viaggi”, Antica vibonese, Cultura viaggi e Viaggi degli dei di Vibo Valentia; Baia dei sogni di Ionadi; Fedaelva viaggi di Tropea e Confort tours di Pizzo Calabro.
«Per noi è arrivato veramente il momento di dire “basta!”. Il comparto del Turismo – ha spiegato Giovanni Giordano – al quale sono legati gli operatori di settore, tra cui gli agenti di viaggio, è in assoluto il più colpito dalla crisi e le misure adottate nei nostri confronti non bastano. Il rischio chiusura è il fantasma con cui convivono molte imprese calabresi».
Facendosi portavoce di un settore in piena crisi, rispetto al quale i dati registrano perdite «fino al 90% in moltissimi casi», Giordano ha spiegato la particolare situazione. «Gli agenti di viaggio non sono ancora usciti dal lockdown della scorsa primavera. Questo lo dico – ha dichiarato Giordano – non per fare retorica ma per sottolineare la costante crisi del nostro settore dallo scoppio della pandemia. Dopo l’uscita dalla chiusura totale, in estate gli agenti di viaggio si sono ritrovati a non poter vendere nessun prodotto perché la paura del virus ha tenuto le persone ferme, riducendo così anche la scelta di andare in vacanze. In più, con l’avvento della nuova “zona rossa” in Calabria, necessaria per errori riconducibili alla cattiva politica degli ultimi anni, il nostro territorio ha continuato a rimanere fuori da qualsiasi circuito. Oggi, a causa degli appuntamenti disattesi dalla nostra Sanità regionale, il nostro settore permane in una crisi totale. Dunque, nessuna classificazione in base a colori potrà contribuire a rilanciare il comparto perché nei confronti della nostra regione permane una situazione di diffidenza. Per questo reputo necessario far sentire la nostra voce, perché a fronte delle misure adottate per aiutare le imprese – lungi dal voler fare guerre tra poveri – il nostro ambito è stato il più penalizzato. Riteniamo che nei confronti degli agenti di viaggio debbano essere presi dei provvedimenti mirati, in virtù del fatto che anche in una situazione di “zona gialla”, con lo stop alle vacanze e la paura di spostarsi, noi ci ritroviamo a non poter vendere alcun prodotto».
Dunque, l’appello degli operatori del settore punta a valutare l’attività di chi opera nel contesto del Turismo (che rappresenta il 13% del Pil italiano) da un punto di vista differente perché «sarà impossibile – ha detto ancora Giordano – rialzarsi con i provvedimenti “una tantum”».
In merito agli aiuti ricevuti, il presidente dell’Acav ha ripercorso i provvedimenti adottati a partire dal “Cura Italia” fino ai recenti “Decreti ristori”. «Il nostro settore – ha continuato Giordano – è praticamente fermo dalla scorsa primavera. Con “Cura Italia” e “Dl Rilancio” gli operatori di viaggio hanno ricevuto “una tantum” di 600 euro e la differenza di fatturato tra aprile 2020 e aprile 2019; il “Decreto agosto”, pensato per il nostro settore, ha previsto fondi per un calo di fatturato più lungo rispetto all’anno precedente ossia dal 23 febbraio al 31 luglio, scorporando alle imprese quanto ottenuto col “Dl rilancio”. Tra l’altro, dopo l’uscita degli assegnatari lo scorso 9 novembre, gli operatori del settore ad oggi non hanno visto neanche un euro. Per noi si tratta di 10 mesi di sofferenza, zone rosse e servizi invendibili. Il risultato? L’esclusione totale del nostro codice Ateco dai recenti “Decreti ristori”. Per non parlare dei ritardi dei provvedimenti regionali».
Da parte sua Michele Macedonio, titolare dell'agenzia Perle del mondo di Serra San Bruno, ha detto: «In questo periodo difficile, all'interno di associazioni come l'Acav, fare rete è fondamentale. Per noi, che stiamo soffrendo maggiormente in questo particolare periodo, il lavoro di squadra è importante e insieme ci stiamo preparando per eventuali ripartenze del mercato che ci auguriamo si verifichino presto».
L’Associazione calabrese agenti di viaggio chiede dunque di essere ascoltata a nome di tutti coloro che stanno subendo una crisi senza precedenti.
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