Venerdì, 06 Gennaio 2012 16:27

COSENZA: Ancora un atto intimidatorio

Scritto da Redazione
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mini 1366_12_mediumAncora un atto intimidatorio in Calabria. Questa volta ad esserne fata oggetto è la ditta "Ecologia Oggi" di Cosenza, operante nel settore dei rifiuti. Gli operai della ditta, sotto minaccia armata, sono stati costretti ad assistere all'incendio di un autocompattatore. Il grave gesto è stato duramente condannato dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che in una nota esprime solidarietà alla ditta: “Evidentemente il lavoro onesto e trasparente di chi opera per offrire servizi alla comunità infastidisce qualcuno che tenta di affermare i propri loschi interessi con la violenza”. “Mi auguro che le forze dell’ordine facciano presto luce su quanto accaduto. L’amministrazione è vicina ai lavoratori e alla proprietà di questa azienda attenta a svolgere al meglio il compito di pulizia della città, reso spesso ulteriormente gravoso dalla chiusura improvvisa delle stazioni di stoccaggio. Solo pochi giorni fa – aggiunge Occhiuto – avevo pubblicamente elogiato il servizio di Ecologia oggi perché nell’immediatezza del Capodanno di piazza con la presenza di migliaia di persone, così come anche in occasione delle altre numerose iniziative all’aperto organizzate dal Comune, riesce sempre a dare la massima efficienza. Invito pertanto il presidente e tutti i lavoratori di Ecologia oggi a non abbattersi e, anzi, a proseguire l’attività con lo stesso impegno. La logica di chi crede di intimidire con la prepotenza non deve averla vinta”.

Solidarietà espressa anche dal Consorzio Valle Crati, che attraverso una nota che porta la firma del presidente Maximiliano Granata dichiara: “Esprimo la mia solidarietà e vicinanza alla Società Ecologia Oggi e ai suoi dipendenti per il vile atto intimidatorio subito. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica e le forze di polizia facciano luce in tempi rapidi su quanto accaduto”. “Il Consorzio Valle Crati in sinergia con il Sindaco della città di Cosenza Arch. Mario Occhiuto e in raccordo con la società aggiudicatrice dell’appalto, stanno intraprendendo un percorso di lavoro per rendere efficiente il servizio della raccolta dei rifiuti, controllando la regolarità del servizio effettuato”. “Si sta puntando sulla differenziata – prosegue la nota - che sarà esteso a breve in tutta la città, onde poter diminuire i costi del servizio. Questi atti vili saranno da stimolo per fare meglio, per questo condanniamo con fermezza, chi agisce contro i lavoratori padri di famiglia che esercitano il lavoro notturno con grandi sacrifici, garantendo un servizio pubblico essenziale e correndo seri rischi nell’esercizio della loro attività lavorativa”.

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    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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