La carenza di mascherine e altri Dispositivi di protezione individuale all’ospedale di Serra ha fatto sì che si mobilitassero alcuni imprenditori intenti ad aiutare la struttura sanitaria. La difficoltà riscontrata sta nel reperire fornitori che abbiano a disposizione i Dpi necessari al lavoro del personale sanitario.

In più, nel momento in cui la disponibilità dei fornitori arriva, non sempre si riesce a reperire materiale utile al contrasto del Coronavirus, ossia mascherine FF P2 e P3. Gli imprenditori Antonio Bruno Tassone e Gessica Garcea hanno consegnato nella mattinata di oggi al 118 di Serra, e alle persone ricoverate in lungo-degenza, circa 50 mascherine di diversa categoria (8 di categoria FF P2 e P3). «Abbiamo avviato una ricerca su tutto il territorio – hanno dichiarato gli imprenditori di Spadola Antonio Tassone e Gessica Garcea – per reperire materiale da donare all’ospedale, soprattutto mascherine del tipo P2 e P3 indispensabili affinché il personale possa lavorare con un minimo di sicurezza. Ne abbiamo consegnate 50 e per questo motivo ci duole denunciare la carenza di Dpi, nonostante le costanti ricerche, e in più la poca sensibilità delle autorità sanitarie verso il presidio serrese che ad oggi, con l’emergenza in corso, non può essere sprovvisto dei Dispositivi di protezione individuale. Speriamo che chi ne ha facoltà intervenga al più presto per dare certezza al personale che opera in condizioni di disagio estremo».

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