Sabato, 21 Marzo 2020 11:07

Coronavirus, anche i paesi delle Serre vibonesi si blindano

Scritto da Redazione
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A seguito delle nuove misure introdotte da Governo e Regione volte a contenere il diffondersi del Coronavirus, i paesi dell’entroterra vibonese hanno adottato delle ordinanze che, di fatto, limitano ulteriormente gli spostamenti nell’ambito del territorio di ciascun comune. Alcuni sindaci lo hanno già fatto, altri probabilmente lo faranno nelle prossime ore. Le ordinanze sono già state adottate a Mongiana, Simbario, Spadola, Brognaturo, Fabrizia e Arena. Tra le misure adottate, il divieto di spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale; l’obbligo di rimanere nelle proprie abitazioni; è vietata, inoltre, la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale (nel caso in cui l’attività motoria sia connessa a ragioni di salute dovrà essere effettuata in prossimità della propria abitazione e, comunque, evitando ogni possibile compresenza di altre persone); gli spostamenti con l’animale da affezione sono consentiti soltanto in prossimità della propria abitazione; disposta, inoltre, la chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati (fatta eccezione per farmacie di turno ed edicole) e infine è vietato esercitare l'attività di commercio ambulante itinerante di qualsiasi genere. Misure più stringenti, insomma, adottate soprattutto a seguito degli ultimi dati forniti dalla Protezione civile, che fanno registrare un sensibile aumento dei casi positivi e dei decessi.

A Serra San Bruno, invece, dove è stato già registrato il primo caso positivo, il consigliere regionale del Pd Luigi Tassone ha chiesto all’Azienda sanitaria provinciale di valutare se sussistano o meno le condizioni di dichiarare Serra zona rossa. Nel popoloso centro montano si sta cercando di intervenire per sanificare l’ospedale e ricostruire i contatti avuti dal paziente, per capire con chi abbia avuto relazioni e come sia stato contagiato, alla luce del fatto che il funerale di cui si è parlato e a cui avrebbero partecipato persone provenienti dal nord è stato il 25 febbraio e la data sembra dunque troppo lontana per essere considerata fonte del contagio.

A Brognaturo, il sindaco Cosmo Tassone ha disposto il divieto assoluto dell’uso delle fontane pubbliche, situate sul marciapiede adiacente il fiume Ancinale, ai non residenti. Rimane confermato per i residenti l’obbligo di rispettare la distanza di almeno cinque metri tra le macchine e, tra le persone, la distanza di almeno un metro, per l’approvvigionamento di acqua.

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