Giovedì, 12 Marzo 2020 11:42

Controlli anti coronavirus, il titolare denunciato della “Fabrizia Game”: «Ecco come stanno le cose»

Scritto da Redazione
Letto 1459 volte

Riceviamo e pubblichiamo:

Premesso che l’attività da me esercitata e debitamente autorizzata, avviata con apposita SCIA nel 2016, nasce come Sala Giochi, PVR (Punto Vendita Ricariche) e centro multi servizi, allorquando l’attività principale era rappresentata dall’essere esercente di Slot Machine di cui all’art. 110, comma 6, lettera a) del TULPS.

Dopodiché, nel 2019, in seguito alle cosiddette misure di contrasto alla ludopatia e alla conseguente riduzione del parco macchine decretata dal governo ed eseguita dai concessionari dei Monopoli di Stato, sono state ritirate le slot e di conseguenza l’esercizio cessava di esercitare concretamente tale attività. Procedevo, di conseguenza, a opportuna variazione presso la Camera di commercio e l’Agenzia delle entrate, aggiungendo oltre al PVR e al centro multi servizi anche l’attività di Internet Point alla quale ho dedicato gli spazi precedentemente destinati alle slot machine, con relative postazioni internet fruibili dai clienti (giusta variazione del 16/01/2019). L’unica mancanza, forse per superficialità ma in buona fede, è stato il mancato invio della variazione anche al competente sportello Suap del Comune, nell’erronea convinzione che la procedura fosse automatizzata e interconnessa tra uffici. Nella stessa mattinata, comunque, sono stato informato dal responsabile dell’ufficio SUAP della necessità di procedere anche a tale adempimento e subito dopo, nel medesimo pomeriggio, mi sono adoperato per l’inoltro della pratica tramite il sito di Calabria Suap.

L’organo accertante, nel frattempo, rilevando l’attività commerciale aperta e constatando che al SUAP era ancora registrata come Sala Giochi e Biliardi (Codice Ateco 93.29.30) ha, in conformità, ritenuto di procedere a denuncia ex art. 650 c.p. per mancata osservanza del dpcm cosiddetto “Coronavirus”. Si precisa che, essendo la pratica perfezionabile perché già regolarizzata sia fiscalmente che presso la CCIA, completata e firmata digitalmente, pochi minuti dopo l’istanza di variazione era pervenuta al SUAP con codice 94, protocollo regionale 105235/2020 del 10/03/2020. In conclusione, eliminato l’errore amministrativo, la mattina successiva, conformemente alla sua effettività, l’attività commerciale risultava regolarmente autorizzata, avviata ed operante come Internet Point - Phone Center ed attività similari (Codice Ateco 61.90).

Chiarita la situazione dal punto di vista privato e professionale, è d’obbligo chiarire l’aspetto che attiene al ruolo di pubblico amministratore, giustamente messo in rilievo dai quotidiani locali. Sebbene detta omissione possa essere intesa sanzionabile per aver dimenticato di presentare l’istanza al SUAP, è anche vero che la stessa dovrebbe quantomeno essere spiegata nella più assoluta buona fede e non certo nella deliberata intenzione di contravvenire al decreto in oggetto. Se non altro perché la stessa carica che mi pregio di rivestire in seno al civico consesso (presidente del Consiglio comunale di Fabrizia) mi impone di adoperarmi affinché tutti i cittadini - e io per primo - osservino fedelmente e rispettino un “provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene” (cit. art. 650 c.p.).

Vincenzo Costa


Leggi anche:

- Controlli anti coronavirus dei carabinieri, a Fabrizia sala giochi aperta nonostante i divieti

                                                                                                                                         

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)