Martedì, 03 Marzo 2015 20:25

Centrale della droga di Gerocarne, 4 condanne in appello nel processo ‘Ghost’

Scritto da Redazione
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La Corte d’appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Giancarlo Bianchi si è pronunciata ieri con la sentenza di secondo grado del processo “Ghost” scaturito da un’operazione antidroga scattata nel gennaio del 2011 sulla “centrale della droga” di Gerocarne. Nel complesso, come riporta l'Agi, il verdetto ha sentenziato complessivi 27 anni e 4 mesi di carcere per quattro condannati, e una assoluzione.

I provvedimenti hanno interessato Nazzareno Caglioti di Gerocarne, condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione; Alfonso Namia di Vibo Valentia, 7 anni; Vincenzo Capomolla di Gerocarne, 7 anni; Rosaria Iennarella di Sorianello 6 anni e 8 mesi. L’assoluzione è arrivata invece per Caterina Granato di Pizzo Calabro.

Il sodalizio al centro dell'indagine, secondo l’accusa, era dedito allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana nel territorio della provincia di Vibo, ma anche a Lamezia Terme, Cirò, Firenze e Cremona, per un giro complessivo di affari che gli inquirenti valutarono in 5mila euro al giorno. Diversi indagati erano già stati condannati in precedenza con rito abbreviato. Per scovare la “centrale della droga” – ubicata in un capannone di località “Felicello”, zona agreste del comune di Gerocarne – gli investigatori della squadra della Mobile di Vibo evavano provveduto ad installare telecamere e cimici nelle prossimità della struttura, mimetizzandosi fra la fitta vegetazione. Proprio partendo da questo particolare l’operazione era stata denominata “Ghost”.

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