Giovedì, 04 Novembre 2021 13:17

Callipo fa lavorare 7 detenuti del carcere di Vibo

Scritto da Redazione
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Si rinnova per il sesto anno consecutivo la collaborazione con il penitenziario di Vibo Valentia all’interno del quale Callipo delocalizza un comparto della propria produzione per formare e dare lavoro ai detenuti.

Sette detenuti del penitenziario di Vibo sono stati assunti per due mesi da Callipo con il compito di confezionare 14.000 idee regalo che saranno messe in vendita per le prossime festività natalizie. Un pezzo della filiera produttiva si sposta, dunque, all’interno del penitenziario dove è stato “delocalizzato” il comparto dedicato al confezionamento dei regali di Natale.

Il lavoro entra nel carcere per il sesto anno consecutivo con questo progetto di inclusione sociale fortemente voluto dall’azienda conserviera e dalla casa circondariale calabrese per «dare una seconda possibilità ai detenuti» e «trasformare la detenzione in un’occasione di recupero». Un progetto che «prosegue nonostante le difficoltà legate allo stato di emergenza Covid-19 grazie ai rigidi protocolli di sicurezza attivati con la collaborazione della polizia penitenziaria locale per consentire al personale Callipo di accedere alla struttura detentiva per formare i lavoratori e a quest’ultimi di poter lavorare nel massimo rispetto della salute di tutti».

Dietro le sbarre il lavoro e la formazione diventano un privilegio e per il penitenziario calabrese i momenti come questo sono opportunità fondamentali di reinserimento sociale per i detenuti più meritevoli, per trasmettere positive progettualità per il futuro e aumentare in loro la fiducia e la speranza per il domani.

«Sono grata, anche quest’anno, alla famiglia Callipo. Un ringraziamento dovuto in particolare alla consapevolezza che i grandi imprenditori emergono soprattutto quando manifestano concretamente, oltre alla capacità imprenditoriale, sensibilità e generosità verso il sociale. Tale attività del confezionamento dei regali natalizi, infatti, poteva essere eseguita anche, e probabilmente con minori costi, presso lo stabilimento aziendale ma così rappresenta un’opportunità di reinserimento in più per chi si trova ristretto in un penitenziario, lontano dall’affetto dei propri cari. È il sesto anno che si ripete tale pregevole iniziativa, senza soluzione di continuità neanche nell’attuale periodo pandemico e con le difficoltà che tutto ciò ha comportato. Un ringraziamento particolare anche alla dottoressa La Chiara La Cava, capo Area educativa, e al dirigente Salvatore Conti, comandante della polizia Penitenziaria, che hanno permesso la realizzazione del progetto mediante un connubio tra trattamento rieducativo e sicurezza, attraverso un lavoro di squadra. Confidiamo nel fatto che tale esperienza si ripeta anche per l’avvenire, divenendo palese e tangibile dimostrazione del fatto che il mondo del carcere, tramite mirabili operatori come Callipo, realizzi quella opportuna osmosi con il territorio» dichiara Angela Marcello, direttrice del Penitenziario di Vibo Valentia.

«In questi anni abbiamo raccolto numerose testimonianze di gratitudine e affetto da parte dei detenuti coinvolti che si sono sentiti parte di una squadra; le lettere che ogni anno riceviamo dopo la conclusione del progetto sono per noi una bella soddisfazione. Tutto questo è nato con l’obiettivo di offrire a chi ha sbagliato la possibilità di un riscatto sociale ma è diventata un’esperienza preziosa anche per noi e per i nostri dipendenti coinvolti, infatti, è anche un momento di riflessione e confronto. Con la nostra esperienza vogliamo sensibilizzare cittadini e altri imprenditori sul territorio, ci auguriamo infatti che siano sempre di più le aziende disposte ad investire in questa direzione», commenta Giacinto Callipo, V generazione della famiglia.

Anche quest’anno la gestione delle assunzioni dei detenuti è stata affidata a Openjobmetis SpA, la prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa italiana, partner HR a fianco del Gruppo Callipo da quasi vent’anni.

«Siamo sempre lieti di favorire un progetto di inclusione sociale che possa mettere il lavoro al centro di un percorso formativo e riabilitativo: quando poi le iniziative, come questa in collaborazione con Callipo, diventano un impegno a cadenza annuale, siamo ancora più contenti, perché sono la dimostrazione della bontà delle azioni intraprese insieme» ha dichiarato Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis SpA.

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