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A partire da lunedì prossimo, un’altra regione potrebbe passare in “zona gialla” insieme alla Sicilia: si tratta della Calabria, dove fino a qualche giorno fa i dati relativi alle terapie intensive erano sopra la soglia massima, e anche se il valore è poi diminuito, l’Istituto superiore di sanità dovrebbe tenere conto del dato di martedì.
GLI ULTIMI DATI Secondo gli indicatori aggiornati a martedì 14 settembre, infatti, la Calabria risulta sforare i parametri principali, quali l'incidenza settimanale dei casi Covid, che nel periodo 10-16 settembre, seppure in calo rispetto alle settimane precedenti, si attesta a 84,6 casi ogni 100mila abitanti, ben oltre la soglia dei 50 casi. Altrettanto fuori soglia massima l'occupazione da parte di pazienti Covid-19 nei reparti di area medica che si attesta al 17,4% (quindi oltre la soglia fissata al 15%) mentre l'occupazione delle terapie intensive supera, anche se di poco, la soglia del 10%, attestandosi al 10,7%.
DIFFERENZE TRA ZONA BIANCA E ZONA GIALLA In zona gialla torna la mascherina obbligatoria all'aperto, che invece da fine giugno è stata eliminata in zona bianca, dov'è obbligatoria solo all'interno e nei casi in cui c'è particolare affollamento; torna anche il limite delle quattro persone non conviventi che possono sedersi allo stesso tavolo di un bar o ristorante, sia all'interno che all'esterno, mentre in zona bianca il limite è stato portato a sei dentro ed eliminato fuori. Per il resto non ci sono altre differenze: le attività sono tutte aperte (tranne le discoteche) con appositi protocolli di sicurezza, non ci sono limitazioni agli spostamenti e alla circolazione, né di giorno e né di notte.
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