Sabato, 21 Marzo 2015 10:58

Cala il sipario sulla Infocontact. I commissari: ‘Mobilità per tutti i lavoratori’

Scritto da Redazione
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Alla fine sembra essersi avverata la più nefasta tra tutte le potenziali risoluzioni rispetto alle estenuanti trattative che nel corso degli ultimi mesi hanno visto i referenti delle sigle sindacali e la holding Abramo Customer Care cercare di trovare la quadra per la cessione del ramo lametino dell’ex Infocontact.

Le parti, nonostante i numerosi incontri tenuti a Roma nella sede del ministero per lo Sviluppo economico, sono rimaste distanti per tutto il corso della trattativa. Da qui, la nota diffusa poche ore fa dai Commissari Straordinari che hanno gestito la fase fallimentare dalla Infocontact a partire da metà 2014, e che segna l’inesorabile fine dei giochi per tutti gli operatori afferenti al ramo aziendale di Lamezia.

«Alle lavoratrici e ai lavoratori del sito di Lamezia terme – spiegano i commissari –. Purtroppo, all’esito dei numerosi incontri intercorsi tra questa gestione commissariale, la società Abramo e le Organizzazioni Sindacali, non è stato ancora raggiunto un accordo per la cessione del ramo di azienda di Lamezia Terme. Questa gestione commissariale ha fatto di tutto e ha atteso il più a lungo possibile nella speranza di riuscire a trovare una soluzione che consentisse di salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro perché, come abbiamo più volte ricordato a tutti, la cessione di questo ramo rappresentava l’unica possibilità di prosecuzione delle attività produttive all’interno del sito. Senonchè il mancato, ad oggi, raggiungimento dell’accordo ex art. 47 della l. n. 428 del 1990 non ci consente di attendere oltre e ci costringe a prendere atto della futura cessazione dell’attività produttiva e ad aprire la conseguente ed inevitabile procedura di mobilità per tutto il perimetro occupazionale del sito. Resta l’amarezza per la controversa conclusione di una trattativa che avrebbe potuto avere un diverso esito».

I Commissari Straordinari saranno costretti dunque, visto che sono state sforate ormai le scadenze massime previste dalla legge per la definizione delle trattative, ad aprire le procedure di mobilità per tutti i dipendenti impiegati nella sede di Lamezia Terme. Destino diverso pare attendere invece quelli in organico al ramo aziendale di Rende, per il quale si dovrebbe presto chiudere la trattativa di acquisizione con la Comdata.

Cala, quindi, il sipario sull’esperienza occupazionale di centinai di lavoratori. Il timore, per diverse settimane, era stato quello di vedere ripercuotersi i mali maggiori della trattativa esclusivamente sui lavoratori delle sedi periferiche di Serra San Bruno e Stefanaconi, costretti, si pensava, a dover rinunciare all’occupazione a causa del previsto accorpamento nella sede centrale di Lamezia. Ma, ad oggi, si è andato anche oltre, perché a perdere il posto di lavoro, spinti dunque verso la mobilità, saranno tutti i dipendenti.

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