Venerdì, 09 Ottobre 2020 14:52

Avevano rapinato una donna nel Vibonese, arrestati

Scritto da Redazione
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Gli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Mario Miele, su richiesta del procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del sostituto, Corrado Caputo, nei confronti di Giovanni Cupo e Paolo Pagano, rispettivamente di 56 e 43 anni, entrambi pregiudicati, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, della rapina impropria aggravata dall’utilizzo di un’arma, perpetrata, lo scorso 20 settembre nella frazione Marina della città di Vibo Valentia, ai danni di una donna di 46 anni che si trovava seduta presso un noto bar della zona. 

Il provvedimento rappresenta il frutto di serrate indagini condotte dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica guidata dal procuratore Camillo Falvo, a seguito dell’intervento operato sul luogo la sera del delitto, in relazione al quale i due uomini erano già stati identificati e deferiti in stato di libertà. Gli approfondimenti investigativi effettuati attraverso l’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza, l’escussione delle persone informate sui fatti, l’attività di perquisizione e lo studio dei tabulati telefonici, hanno quindi permesso, da un lato, di immortalare l’abbigliamento indossato dall’autore materiale del reato, travisatosi con mascherina chirurgica sul viso e un cappellino nero con visiera e, dall’altro, di cristallizzare il modus operandi adottato dai malviventi i quali, seppur con ruoli diversificati, si sono impossessati della borsa della vittima, per poi darsi repentinamente alla fuga. In particolare, Cupo e Pagano - entrambi giunti a bordo di un’autovettura di colore scuro - dopo aver effettuato un giro di perlustrazione dei luoghi e aver spento i fari del veicolo, hanno arrestato la marcia a pochi metri dalla persona offesa. A questo punto Pagano, dopo essere sceso dal mezzo lato passeggero, si sarebbe avvicinato a passo svelto alla donna e con una mossa fulminea le ha sottratto la borsa che era appoggiata nelle sue immediate vicinanze, per poi dirigersi rapidamente verso l’autovettura a bordo della quale era rimasto a fare da “palo” il complice. Pagano, però, si è dileguato a piedi, per poi estrarre una pistola, successivamente rivelatasi a salve, ma priva di tappo rosso, indirizzandola contro alcuni inseguitori che nel frattempo erano stati attratti dalle urla di aiuto della donna derubata, riuscendo quindi a intimorirli e a farli desistere. Il giorno successivo all’evento, uno dei due rapinatori ha deciso addirittura di contattare la persona offesa, manifestando la volontà di restituirle tutto il maltolto e dandole appuntamento proprio presso il bar dove la sera precedente si era verificato il misfatto. Venuto a conoscenza di tali intenzioni, il personale della Squadra Mobile, prontamente appostatosi nelle immediate vicinanze del luogo dell’appuntamento, ha proceduto all’identificazione dell’uomo, nonché a recuperare solo una parte degli oggetti sottratti alla donna, senza che tuttavia vi fosse traccia della borsa e delle banconote.
Al termine delle formalità di rito, Cupo e Pagano sono stati associati alla locale Casa Circondariale.

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