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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Il cadavere di Nicole Pupo, 29 anni, infermiera, madre di due bambini, è stato rinvenuto, alcuni giorni fa, in un bosco in Germania alla periferia di Nünschweiler, piccolo comune di poco più di 750 abitanti del landkreis della Renania-Palatinato a pochi chilometri dal confine con la Francia. Uccisa e seppellita secondo un piano diabolico su cui ora gli agenti della polizei stanno cercando di fare luce.
Il marito, un quarantunenne originario di Serra San Bruno, Giovanni Pupo, risulta essere, al momento, il principale sospettato. L’uomo sposato con la vittima da qualche anno, sarebbe stato fermato e tratto in arresto dopo il ritrovamento del cadavere della donna con la quale, pare, il rapporto sentimentale si fosse incrinato di recente, tanto che i due non convivevano più sotto lo stesso tetto già dall’ottobre scorso.
Il 41enne, di origine serresi, immigrato in Germania ormai da diversi anni, sarebbe stato arrestato alcune ore dopo il funerale della moglie, il 27 giugno scorso. La giovane, era stata avvistata per l'ultima volta alle 4.30 della mattina del lunedì di Pentecoste, in una discoteca di Kaiserslautern. Da allora della donna non ci sarebbe stata più alcuna traccia.
Già dal giorno successivo la polizia avrebbe avviato le operazioni di ricerca, anche attraverso un monitoraggio aereo, effettuato con l’ausilio di un elicottero, in particolare sulla vegetazione fitta dei boschi che circondano Nünschweiler. Il marito, già dalle prime ore, sarebbe finito sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, anche perché - secondo quanto riferito alla stampa locale dal procuratore Eberhard Bayer - si era più volte reso autore di atti di stalking e di minacce nei confronti della madre dei suoi figli. Dopo qualche giorno, il tragico ritrovamento, effettuato proprio in un bosco dove la polizia tedesca stava conducendo ricerche ancora più approfondite. Le operazioni sarebbero state agevolate soprattutto dagli ultimi spostamenti del cellulare della donna, che poco prima della scomparsa avrebbe agganciato le celle telefoniche del luogo.
Il successivo esame del Dna, così come riportato dai quotidiani tedeschi, avrebbe confermato che il cadavere appartiene proprio a Nicole Pupo. I test - effettuati presso l’istituto di medicina legale della University Hospital Homburg - avrebbero anche confermato che la donna sarebbe morta per soffocamento, poco prima di venire seppellita.
Le indagini, però, non sono da ritenersi affatto chiuse. La magistratura teutonica continua, infatti, ad indagare per omicidio e occultamento di cadavere, in modo, soprattutto, da definire i particolari della dinamica dell’omicidio oltreché il movente. Giovanni Pupo avrebbe fatto scena muta davanti agli investigatori tedeschi nell’interrogatorio di sabato scorso.
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