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Ormai ci siamo. Gli appassionati dell’arte venatoria dovranno attendere ancora poche ore prima di tornare ad imbracciare il fucile. La nuova stagione avrà infatti il via domani, domenica 7 settembre e la successiva domenica 14 settembre, con la pre-apertura per la tortora ed il colombaccio, esclusivamente con modalità di “appostamento” fisso, da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.
Seguendo quando sancito dal calendario valido per la stagione 2014/2015, domenica 21 si proseguirà con la quaglia, la cornacchia grigia, la ghiandaia, la gazza, la folaga, l’alzavola, il mestolone, la canapiglia, il fischione, il germano reale, il codone, la marzaiola, il beccaccino, il moriglione, il frullino, la pavoncella, la gallinella d’acqua, il porciglione, la combattente, la lepre comune e la volpe. Mentre, gli amanti della battuta al cinghiale, dovranno pazientare fino a domenica 28 settembre, poi, mercoledì 1 ottobre avrà il via la caccia all’allodola, al colombaccio, al fagiano, al merlo. Domenica 5 sarà il turno della caccia alla cesena e al tordo, da mercoledì 15 ottobre, infine, la beccaccia.
Pare, inoltre, che il numero delle licenze richieste per l’imminente stagione venatoria sia in forte calo rispetto all’anno precedente. A tal proposito, la Federcaccia Calabria, attraverso un apposito calendario, ha informato i soci che il pagamento della tassa di concessione regionale dovrà avvenire a mezzo MAV da scaricare direttamente dal sito www.agroservizi.regione.calabria.it tenendo però presente che «per gli associati tale servizio è stato già assolto e risulta, pertanto, possibile ritirare il modello precompilato presso la Sezione Comunale o fiduciario di tesseramento di riferimento».
In merito alle eventuali trasgressioni, punibili con le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia, la stessa Federcaccia Calabria, ha ricordato a tutti i cacciatori della nostra regione, che è vietata la caccia alle specie protette e particolarmente protette; a quelle, seppur cacciabili, non indicate nel calendario venatorio; nelle zone boscate percorse dal fuoco per i successivi 10 anni dalla data dell’incendio; in zone di bosco con terreno, almeno per due terzi, ricoperto da neve; è vietato ricorrere all’utilizzo di munizione spezzata di qualsiasi diametro e calibro per la caccia al cinghiale o cacciare con “appostamento” la beccaccia ed il beccacino.
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