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Erano da poco passate le 23.30 di sabato 9 ottobre, quando in Piazza Dante a Chiaravalle Centrale un 19enne di Torre di Ruggiero ha avuto la peggio al culmine di un acceso diverbio, accoltellato alla zona lombare da un fruttivendolo ambulante 29enne chiaravallese, già noto alle forze dell’ordine.
La vicenda, secondo quanto comunicato dai carabinieri, è scaturita dal mancato rispetto del rosso al semaforo, posto all’altezza del restringimento della carreggiata in Via Mario Ceravolo e che impone il senso unico alternato. Il 19enne ferito, fortunatamente non grave, e spaventato si reca immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Soverato, dove il medico che lo ha soccorso si rende subito conto che la ferita è da arma da taglio e non, come dichiarato dal giovane, derivata da una caduta accidentale su di una ringhiera in ferro. I sanitari hanno così avvertito i carabinieri che, arrivati in ospedale, hanno sentito il ragazzo. La vittima, terrorizzata dalla possibilità di essere oggetto di un’ulteriore e peggiore ritorsione da parte dell’aggressore se avesse fatto il suo nome, motivo per il quale inizialmente aveva fornito una differente versione ai medici, ha raccontato poi cosa veramente gli fosse accaduto. Un mancato rispetto dell’unico semaforo di Chiaravalle, una discussione degenerata poi tragicamente con l’accoltellamento e la fuga in ospedale. I carabinieri, raccolte le dichiarazioni del 19enne, si sono recati presso l’abitazione dell’aggressore dove quest’ultimo, vistosi scoperto, spontaneamente ha consegnato l’arma del delitto, un coltellino svizzero multiuso, con cui aveva ferito poche ore prima la vittima. Nonostante la collaborazione, seppur di comodo, dell’aggressore, i carabinieri hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrare una pistola revolver 38 special con matricola abrasa già carica con 6 proiettili, pulita e pronta per l’uso, occultata in un marsupio tra gli indumenti riposti nell’armadio della sua camera da letto. Il fruttivendolo chiaravallese è stato così immediatamente arrestato in flagranza di reato per detenzione clandestina di arma da fuoco e denunciato per le lesioni personali causate alla giovane vittima tuttora ricoverata, presso il nosocomio soveratese, non in pericolo di vita. L’arresto è stato poi convalidato dall’autorità giudiziaria, che ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari del 29enne.
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