Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Come mai ci sono persone che si oppongono alle pale eoliche, laddove avanzano a scapito di ettari di bosco e di suolo libero dal cemento? Perché il suolo e gli alberi assolvono funzioni indispensabili alla sopravvivenza della specie umana, e queste persone, prendendo le distanze dalla barbarie economica che affligge la nostra epoca, esprimono attaccamento alla vita, pensano che la salute collettiva – e in ultima istanza la loro stessa pelle – sia più importante di qualche miserabile affare finanziario riservato a pochi.
E come mai allora esistono tante altre persone favorevoli alla realizzazione di centrali eoliche anche nei luoghi in cui il bilancio ecologico dell’operazione risulta nettamente negativo, come accade nelle Serre calabresi?
Semplicemente perché costoro ritengono, in certi casi persino in buona fede, che la cosiddetta transizione ecologica possa ridursi a una mera transizione energetica, e non debba invece perseguire soprattutto la rigenerazione dell’ecosistema terrestre (cioè della casa malandata in cui stiamo abitando) attraverso l’abbandono il più possibile rapido di un sistema economico fondato sullo spreco di risorse, sulla loro ingiusta distribuzione e su un eccesso di produzione responsabile dell’alterazione dei cicli geochimici e dell’avvelenamento dell’ambiente. Sotto le insegne del cambiamento queste persone, in altri termini, sono alla ricerca di espedienti per continuare a fare quello che stavamo già facendo, intendono munirsi di strumenti all’avanguardia per segare meglio il ramo su cui siamo seduti, e con sguardo svelto e fiducioso colgono nel dramma dell’uomo contemporaneo un risvolto positivo: il loro punto di vista è sintetizzato da Massimo Beccarello della Confindustria, il quale considera l’ambiente un grande driver della crescita delle aziende.
L’imperversante isteria da approvvigionamento energetico è in sostanza un gran polverone che punta a eludere la necessaria messa in discussione degli attuali assetti economici e sociali, e in questo quadro noi esponenti della società civile calabrese, mentre salutiamo con soddisfazione la ragionevole e confortante bocciatura da parte del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente regionale del progettato impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato Carbonaio che voleva abbattersi su un’area forestale del comune di Monterosso Calabro (fa il paio, si noti bene, con il diniego ministeriale al progetto Primus di qualche anno fa), e mentre ringraziamo il delegato per la Calabria del WWF Angelo Calzone per il suo impegno sul fronte legale, sottoponiamo all’opinione pubblica alcune semplici domande.
La protezione dell’ambiente naturale e della biodiversità – usiamo parole di Paolo Cacciari - consiste nella cura di una precondizione della vita non disponibile, non negoziabile, non mercificabile, non monetizzabile. Ma bisogna aprire gli occhi e contribuire alla chiarezza visto che siamo entrati nella furbesca fase in cui tanti hanno imparato a cavalcare “l’onda verde” per fare soldi con l’ambiente e di conseguenza, come scrive Miguel Amoros, l’adozione del lessico ecologista da parte degli imprenditori accompagna logicamente questo processo, perché oggi il linguaggio ecologista è il linguaggio della politica e pertanto la lingua degli affari. Tuttavia le parole non riescono a nascondere i fatti: i progetti vandalici di un tempo continuano imperterriti il loro compito distruttivo gomito a gomito con quelli nuovi, solo che tale compito si auto qualifica come “verde”. Gli interessi dominanti continuano a essere quelli della classe dominante, quantunque legittimati come affari di Stato e in difesa dell’ambiente: dietro TAV, linee ad alta tensione, dighe e autostrade previste nei loro piani, si manifestavano potenti interessi industriali e finanziari, gli stessi che oggi promuovono i parchi eolici o le centrali fotovoltaiche.
Sorretti da questa lucidità daremo filo da torcere al progetto che continua a incombere sul comune di San Vito, e i venti di morte, speriamo, non avranno la meglio anche in questo caso sui palpiti di vita.
Movimento Ambientalista delle Preserre
Angelo Calzone, delegato WWF Calabria
Club Alpino Italiano (CAI) sezione d’Aspromonte
Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano (TAM) del CAI Calabria
Lipu Calabria
Laboratorio Territoriale San Lorenzo Condofuri
Centro Sociale Angelina Cartella – Reggio Calabria
Associazione Altro Sud
LiberaMente San Vito sullo Ionio
Associazione Kalibreria - Soverato
Cooperativa A Menzalora Petrizzi
Comitato Salviamo la Scarpina – Soverato
Associazione Primavera Andreolese
Italia Nostra Crotone
Italia Nostra Lamezia Terme
Italia Nostra “Paolo Orsi” Soverato-Guardavalle
Avamposto Agricolo Autonomo Santa Caterina
USB Calabria
SOS Rosarno
Codacons Calabria
Associazione Il Brigante, Serra San Bruno
Associazione culturale I Sognatori
Progetto Terre di Perré
Laboratorio Artigianale CateriSana
Associazione culturale Banda Pilusa Reggio Calabria-Bovalino
Stazione Ornitologica Calabrese
Terre di Vasìa – Serrata
Brigata Calabra
Sentieri d’Aspromonte Condofuri
Gioacchino Criaco, scrittore
Associazione Calabria Resistente e Solidale
Forum Ambientalista Calabria
Margherita Corrado, archeologa
Arturo Lavorato , regista
Felice D’Agostino, regista;
ANPI – Serrata, Laureana di Borrello e Galatro
Domenico Minuto, storico
Pino Fabiano, scrittore
Maria Teresa Muraca, docente presso Istituto Pratesi di Soverato
Movimento 14 luglio Nicotera
Equo Sud
Cataldo Perri, musicista/scrittore
Coordinamento dei Movimenti per la Difesa del Territorio (CMDT)
Giuseppe Pisani, docente di scienze e micologo
Associazione Serre Trekking
Movimento Turismo del Vino Calabria
Alfonso Picone Chiodo, naturalista
Associazione Terra dei Morgeti – San Giorgio Morgeto
Ubimaior-Another Beach Project – Isola Capo Rizzuto
Associazione Le Cento Città – Crotone
Associazione culturale di volontariato Cotroneinforma – Cotronei
Centro sociale Nuvola rossa – Villa San Giovanni
Davhill Blues Band – Davoli
Pro loco di Polistena
Forum delle associazioni vibonesi
Alberto Ziparo, Università di Firenze
Società dei territorialisti e delle territorialiste
Rosalba Petrilli, biologa
Silvana Abate, avvocato di Corigliano Rossano
Associazione Guide Ufficiali del Parco nazionale dell'Aspromonte
Gruppo escursionistico Passi narranti
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