Il problema delle vie di comunicazione nell’hinterland vibonese si fa sempre più serio. L’ex Statale 110 è oramai chiusa e abbandonata, i lavori della famigerata Trasversale del Serre restano meri slogan e sul poco che è rimasto si interviene a spizzichi e bocconi, senza nemmeno concludere quello che dovrebbe afferire all’ordinario. Il tratto di strada provinciale Vallelonga-Vazzano resta caratterizzato dalle oramai consuete voragini che si fanno sempre più pericolose sotto i colpi del maltempo. Sono passati oltre 10 giorni da quando il manto stradale è stato raschiato per essere sostituito con l’asfalto nuovo. Ma piuttosto che portare a termine i lavori si è pensato bene di coprire il dislivello con della sabbia, subito portata via dalla pioggia dei giorni scorsi. 

Dunque, il tratto di strada che collega all’autostrada sul versante tirrenico, nonostante la stagione estiva e l’arrivo dei turisti, torna a sembrare ciclicamente una pista di rally, come testimoniano le foto inviateci da alcune persone rientrate in Calabria per le vacanze. Si aspetta da anni ormai che questo percorso di competenza della Provincia venga bypassato dalla Trasversale. Vallelonga-Vazzano e superamento dello Scornari per il completamento di quella bretella di Trasversale sono nomi che si sentono ad ogni stagione, ma dei lavori di completamento nemmeno l’ombra. Era il marzo scorso quando l’ingegnere Silvio Canalella, responsabile Nuove opere di Anas Calabria, è intervenuto al programma radiofonico “Detto tra noi” (Radio Serra) intervistato in tema di Trasversale. Per quanto concerne il tratto vibonese Vallelonga-Vazzano-Autostrada Canalella aveva parlato di progettazione definitiva: «Gli appalti sul lotto Scornari e cimitero di Vazzano dovrebbero essere previsti in primavera e l’inizio dei lavori in estate. Mentre per il tratto Vallelonga-Vazzano contiamo di avere la progettazione entro il prossimo autunno e di avviare i lavori ad inizio 2022, anche grazie ai vantaggi del “decreto semplificazioni”. Mi sento di dire che questa è la volta buona». Tra vecchi e nuovi tratti le scadenze si susseguono di proroga in proroga mentre i cittadini continuano a fare lo slalom su percorsi improbabili, utili anche a raggiungere le strutture sanitarie oramai smantellate nell’hinterland. Ma questa è un’altra storia.