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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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La diffusione dei contagi di Covid a Serra San Bruno in queste ore preoccupa soprattutto per un dato: ad essere colpiti stavolta sono stati i bambini, anche abbastanza piccoli, non è dunque facile gestire la situazione applicando semplicemente le norme del distanziamento sociale, delle mascherine e dell'igienizzazione che hanno accompagnato le fasi della pandemia che abbiamo vissuto finora. Questa circostanza, ovviamente nella speranza che tutti stiano bene e che tutto si risolva presto per il meglio, potrebbe essere per certi versi anche un vantaggio rispetto ad altri periodi oggettivamente peggiori, perché è stato individuato il punto in cui senza dubbio si sono sviluppati i contagi.
Il focolaio, forte, ha colpito un asilo infantile e dunque ogni bambino potrebbe aver contagiato diversi familiari, una dinamica che, se ripetuta, potrebbe portare a una diffusione incontrollata. Al momento in cui scriviamo i casi attivi a Serra, accertati con il tampone molecolare, sono in tutto 57. Un numero che potrebbe scendere se arrivassero nelle prossime ore le prime guarigioni, ma che potrebbe verosimilmente anche aumentare visto che si è in attesa del responso di centinaia di test eseguiti negli ultimi giorni.
In particolare sono 200 i tamponi molecolari fatti ieri durante il drive-in che ha causato disagi e lunghe code nei pressi dell'ospedale cittadino, mentre altri 70 circa sono stati eseguiti oggi. Di quelli di ieri i primi risultati arrivati dall'Asp di Vibo fanno registrare 20 nuovi positivi che si aggiungono ai 37 ufficializzati nei giorni scorsi dal sindaco Alfredo Barillari. Va inoltre considerato che negli ultimi 10 giorni sono stati fatti almeno altri 600 test rapidi presso farmacie e laboratori privati che dunque portano a circa un migliaio le persone mappate.
I positivi delle scorse ore sono per lo più in isolamento già da giorni perché in larga parte sono legati al focolaio dell’asilo infantile. La situazione resta complicatissima ma la maggiorparte dei contagiati avrebbe pochi sintomi e comunque lievi. Una bambina nei giorni scorsi è stata portata in ospedale a Catanzaro per essere tenuta sotto osservazione ma ora è tornata a casa e sta meglio. Un altro bimbo è andato e tornato dall'ospedale nel giro di una giornata. Una donna, che non sarebbe vaccinata, è attualmente ricoverata in Malattie infettive sempre nel capoluogo.
La sensazione tra le autorità coinvolte è che Serra abbia passato momenti peggiori negli ultimi due anni perché i casi, nel recente passato, erano scollegati tra di loro, e soprattutto perché non c'erano ancora i vaccini. Resta comunque concreto, molto concreto il rischio che Serra venga dichiarata zona rossa come ha già detto lo stesso Barillari, che comunque ha in corso delle interlocuzioni con il dipartimento di Prevenzione dell'Asp e con la Regione per capire meglio quale sia la soluzione che Azienda sanitaria vibonese e dipartimento regionale Salute metteranno in campo. Di certo le prossime ore saranno decisive per capire se, rispetto alla zona rossa, si andrà in un senso o nell'altro. Intanto diverse classi delle scuole elementari e medie di Serra sono in dad mentre a Spadola il sindaco ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado fino al 20 ottobre.
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