La Procura di Vibo Valentia ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di Antonio Pontoriero, il 42enne di San Calogero già indagato per l'omicidio di Soumaila Sacko.

L’uomo è accusato di aver ucciso il 29enne bracciante del Mali raggiunto da una fucilata mentre, la sera del 2 giugno, si trovava assieme a due connazionali nell’area della “Fornace Tranquilla”, un'ex fabbrica di laterizi abbandonata e posta sotto sequestro da anni per l’interramento di rifiuti tossici. I tre maliani provenivano dalla tendopoli di San Ferdinando ed erano sul posto per cercare delle lamiere da usare nelle baracche in cui vivono.

Il fermo – riporta l’Ansa – è stato disposto dalla Procura ancora prima dell'esito dei risultati dello stub ed è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Tropea. Pontoriero è nipote di uno degli ex soci della “Fornace Tranquilla”. Determinanti le dichiarazioni dei due connazionali della vittima che hanno riconosciuto una Fiat Panda in uso al 42enne come l'auto da cui è sceso chi ha sparato contro di loro.