Il caso è stato sollevato di recente dal Vizzarro (qui l'articolo). I cancelli del Polo naturalistico ormai dalla fine del dicembre scorso sono rimasti chiusi, in maniera da limitare l’accesso ai civili vista la presenza, all’interno del Parco della Caserma del corpo forestale dello Stato, convertita di recente in sede dei carabinieri forestali e divenuta pertanto zona militare vincolata da rigorose norme di invalicabilità che la rendono inaccessibile al pubblico.

La riserva biogenetica negli anni era divenuta meta prioritaria nell’itinerario di tanti visitatori e turisti, capace di attirare a Mongiana numerosi ospiti in ogni periodo dell’anno. Le recenti restrizioni – come era facile prevedere – hanno però determinato una netta involuzione in termini di presenze sul territorio, con forti ripercussioni per l’indotto economico cittadino. Il tutto – reclamano diversi abitanti del paese delle Ferriere – nel silenzio più assoluto della politica. Neanche nel corso della passata campagna elettorale la questione è infatti riuscita a ritagliarsi anche un piccolo spazio nel lungo elenco di annunci e promesse sciorinate dai candidati di ogni bandiera e colore politico. Ecco allora che proprio per attirare l’attenzione dei media sui social network ha fatto capolino l’annuncio mortuario: «Giorno 20 dicembre 2017 – si legge nel manifesto – dopo una lunga vita di attrazione turistica è venuta a mancare all’effetto dei cittadini di Mongiana Villa Vittoria. Ne danno il triste annuncio – riporta ancora il necrologio – la flora, la fauna, i cittadini tutti, i turisti e i paesi limitrofi di tutto il comprensorio delle Serre». Amara anche la chiusura di quella che resta un’evidente provocazione a tinte, certo, molti forti e indirizzata a chi «con mania di potere ha contribuito alla chiusura di questa splendida realtà».

Nulla però neanche in questi ultimi giorni pare si sia mosso per tentare di giungere ad una soluzione che possa conciliare l’esigenza di mantenere invalicabile l’area con quella di riconsegnare a residenti e forestieri la possibilità di godere di un luogo come pochi altri nell'intero meridione d’Italia.