Lunedì, 07 Maggio 2018 15:00

Hanno tutti ragione

Scritto da Salvatore Albanese
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Ha ragione il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, quando afferma – con duri comunicati stampa – che il Comitato per la Trasversale delle Serre “50 anni di sviluppo negato” nelle ultime settimane sia stato più impegnato a vestire i panni del «difensore d’ufficio di qualche neo eletto alle politiche (la senatrice Cinque Stelle, Silvia Vono, ndr)» che a portare avanti la lotta per cui è nato. Ha ragione Tassone perché troppo sospetto è stato il silenzio del sodalizio rispetto al voltafaccia della sua componente e vice presidente Vono, che è passata presto dal ruolo di attivista passionale e irruenta, che pretende «l’immediato commissariamento dell’Anas Calabria», a indossare i panni della senatrice che si intrattiene in diplomatiche «visite di cortesia» con i vertici della stessa azienda. Una metamorfosi troppo repentina che rischia di svilire la bontà dell’azione condotta fino ad ora da un Comitato civico che, proprio perché civico – abbiamo già avuto modo di dirlo –, non dovrebbe contare al suo interno politici di alto rango come una senatrice, e né tantomeno, addirittura, continuare a riconoscerle il ruolo nodale di numero 2 del sodalizio. Perché se la vice presidente del Comitato Vono non si dimette spontaneamente o non viene costretta alle dimissioni diventa poi complicato spiegare perché un soggetto civico pensato per sopperire al vuoto di rappresentanza politica riservi ai politici ruoli di primo piano dell’organigramma interno. Gli stessi politici a cui è stato permesso di scalare la strada verso la candidatura e la conseguente elezione utilizzando, tra l’altro, come cavallo di battaglia proprio la Trasversale. Questo non è civismo, è partitismo (non si commette un peccato capitale, ma lo si dica con chiarezza).

Ha ragione il Comitato “50 anni di sviluppo negato” e il suo presidente Francesco Pungitore quando afferma – anche in tal caso con duri comunicati stampa – che il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone ha, in maniera troppo manifesta, cambiato all’improvviso piglio e dialettica rispetto alla questione Trasversale delle Serre. Un cambio anche per lui repentino e anche per lui determinato dallo spartiacque delle Politiche dello scorso 4 marzo, a seguito dunque della mancata conferma in Parlamento del dominus del Pd locale Bruno Censore. «Adesso che il suo Pd è scomparso dai radar politici mondiali, va tutto male. L'Anas racconta frottole (addirittura) e i parlamentari idem (ma va?)» ha accusato il Comitato per la Trasversale. Perché solo dopo la sonora bocciatura delle urne, solo ora che Censore è – almeno momentaneamente – fuori dai giochi, Luigi Tassone chiama a raccolta i colleghi sindaci per «lanciare la mobilitazione» e «guidare l'epica battaglia del Cucco?». Ha chiesto ancora il Comitato, utilizzando non poca ironia, riferendosi a località Monte Cucco nel territorio comunale di Simbario dove un altro tronco della Trasversale aspetta ormai da anni di essere completato. Insomma, una virile esibizione di muscoli, quella di Tassone, arrivata forse oltre tempo massimo e del tutto contrastante con le passeggiate a “scorta” del governatore Oliverio, del consigliere regionale Mirabello e dello stesso Bruno Censore che si erano sprecati in “sopralluoghi” sulla Trasversale già a partire dall’estate del 2015, senza riuscire in definitiva però a cavarne un ragno dal buco.

Ma più di tutti hanno ragione i cittadini. Quelli che sono scesi in piazza nei mesi scorsi condividendo le posizioni del Comitato e quelli che invece non lo hanno fatto ma vorrebbero comunque vedere presto il completamento dell’infrastruttura. Hanno ragione i cittadini che hanno votato alle amministrative per Tassone e quelli che non lo hanno votato, così come quelli che hanno affidato la propria preferenza alle Politiche a Censore e pure quelli che invece hanno scelto la Vono. Hanno ragione tutti, perché tutti si dicono poco interessati alle rivalse e alle ripicche, alle rivendicazioni di primogenitura, alle infinite diatribe che stanno trasformando un dramma collettivo in una questione personale, alle interminabili corrispondenze epistolari e alle innumerevoli note stampa con cui Tassone e Pungitore stanno ingolfando ormai da giorni le caselle di posta elettronica delle redazioni di mezza Calabria. Hanno ragione tutti questi cittadini che subiscono poco il fascino degli scontri da carta e inchiostro se poi un centimetro di asfalto percorribile in più non si scorge all’orizzonte. Hanno ragione perché hanno molto a cuore la realizzazione della Trasversale e se ne fregano, invece, altamente dell’infinito duello stile cavalleria rusticana Tassone-Pungitore. Duello destinato a non avere né un vinto, né un vincitore.

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