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A seguito del ferimento che si è verificato venerdì scorso nei confronti di un minore straniero non accompagnato, ospitato in una struttura d'accoglienza situata a Brognaturo, nel Vibonese, il Garante per l’infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, interviene nuovamente sull’accaduto.
Lo stesso Marziale, infatti, inizialmente aveva denunciato il fatto e, successivamente, era arrivata anche la presa di posizione del responsabile del centro, il quale in sostanza ha «smentito a chiare note quanto appreso dalle varie testate giornalistiche che hanno nettamente dato un'immagine distolta (distorta, ndr), non veritiera e molto negativa di quanto accaduto venerdì 24 novembre 2017 intorno alle ore 19 all'interno del centro per minori non accompagnati Belvedere sito in Brognaturo, in merito al litigio fra un nostro collaboratore di nazionalità africana ed il minore in oggetto di origine Eritrea».
«Ieri mattina – afferma Marziale – il coordinatore della mia Consulta per i minori stranieri non accompagnati, Maurizio Alfano, ha effettuato un sopralluogo nel centro di accoglienza dove, è acclarato da fotografie e referti medici, un ospite è stato ferito, e sulla dinamica compete agli organi inquirenti fare piena luce. Alfano – sostiene ancora il Garante per l’Infanzia – ha rilevato la mancanza dei requisiti minimi in relazione alla posizione geografica della struttura ospitante, da ritenersi in grave ed allarmante isolamento urbano, un numero in eccesso di ospiti, in netto conflitto con quanto stabilito dalle norme vigenti». Alfano «ha audito – in presenza del tutore, delegato dal sindaco – un determinato numero di ospiti, le cui dichiarazioni possono essere fornite solo alle autorità preposte, ma c'è da tenere in considerazione che il primo cittadino ha demandato le proprie funzioni di tutoraggio al direttore del centro, procedura ovviamente inammissibile, se non altro per conflitto d'interessi».
Marziale, inoltre, fa sapere che «lo stesso direttore si premurava di fornire all'ente gestore del centro, immediatamente, notizie che in quanto tutore avrebbe dovuto tacere. Ciò che emerge e che io posso riferire, senza entrare nel merito della dinamica del ferimento, è che il giovane, in evidente ed innegabile bisogno di soccorso immediato è stato portato nel nosocomio per le prime cure con un ritardo di ben 20 ore, nonostante avesse gengive e denti spaccati e sanguinanti. Il verbale della visita del mio coordinatore per i Msna (Minori stranieri non accompagnati) è stato trasmesso alla magistratura ordinaria e minorile, alle prefetture di Vibo Valentia e Catanzaro, con allegata la documentazione d'insieme».
Il giudizio del Garante per l’Infanzia è che «la soluzione migliore per sanare i conflitti dentro strutture del genere sia quella della collaborazione leale. Davanti a negazionismi e palesi omissioni, allora, è bene che le istituzioni valutino fino in fondo le responsabilità e adottino i provvedimenti contemplati. Al di là dei formalismi – conclude Marziale – c'è in gioco la vita e la dignità di creature che, se sono là dentro, certamente non sono state baciate dalla sorte e la difesa ad oltranza dell'indifendibile dimostra che a prevalere non è certamente il rispetto dei minorenni».
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