Nella notte tra domenica e lunedì, infatti, ignoti si sarebbero accaniti contro l’opera, realizzata proprio in memoria di Ceravolo – ucciso per errore in un agguato di ‘ndrangheta nell’ottobre del 2012 sulla strada che porta a Pizzoni – e delle altre vittime innocenti della criminalità organizzata, staccando l’icona ritrovata poi a distanza di un centinaio di metri.

Lo stesso Bartone, accompagnato da Martino Ceravolo, papà di Filippo, ha deposto una corona di fiori come segno per mantenere vivo il ricordo del 19enne e di quanti hanno perso la vita innocentemente per mano delle mafie.