Dopo alcuni giorni di appostamento effettuato dai militari della locale Stazione, i due sono stati notati mentre armeggiavano con un fucile, iniziando così a sparare una serie di colpi passandosi il fucile tra di loro. I militari, che conoscevano perfettamente i soggetti in questione, hanno deciso di intervenire interrompendo l’attività di caccia esercitata dai due, ai quali veniva intimato di fermarsi e posare a terra l’arma. Entrambi, visti i carabinieri, cercavano di disfarsi del fucile, buttandolo in una scarpata e, successivamente, sono stati bloccati. I militari hanno provveduto quindi ad identificare i due che, secondo i carabinieri, non potevano regolarmente detenere il fucile in quanto sprovvisti delle previste autorizzazioni per il porto d’arma da caccia e per l’esercizio dell’attività venatoria.

Subito dopo sono iniziate una serie di perquisizioni personali, veicolari e domiciliari che hanno portato al rinvenimento di ulteriori 50 cartucce occultate all’interno di un veicolo di proprietà di uno dei due soggetti. Altre 50 cartucce sono state invece scoperte nei pressi del fucile.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che l'arma con la quale i due 50enni avevano sparato risultava provento di furto perpetrato lo scorso anno.

Il materiale è stato posto sotto sequestro e sia Demasi che Sette sono stati arrestati, condotti agli arresti domiciliari e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria di Vibo Valentia.