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Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Anche se il modo di comunicare oggi è sempre più omologato e monopolizzato dai social, c’è ancora chi, per dire la propria, non si affida affatto ai grossi colossi della comunicazione e non usa la tecnologia per manipolare le immagini. L’architetto Salvatore Regio, da buon nostalgico dei tempi che furono, si è accodato al vecchio stile delle maestranze serresi per lasciare un messaggio significativo a cittadini e passanti. Un espediente creativo che fonde la natura con l’ingegno.
La sua idea è nata alle porte del santuario di Santa Maria del bosco, dove un albero morto, somigliante al corpo di una donna, gli ha permesso di concepire il suo messaggio di pace, in questo periodo in cui la guerra sembra bussare alle porte anche delle nostre case.
Si tratta di un’installazione fatta in cartone: una testa adagiata su un albero morto che assume la figura di una donna nell’atto di implorare ai passanti. «Era da un po’ che avevo in mente questa idea – ha spiegato l’architetto serrese – da quando vedendo quell’albero all’entrata del santuario ho immaginato una donna nell’atto di scongiurare qualcosa di terribile. Tutto si è poi concretizzato con lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, il grande albero di Catalpa all’ingresso di Santa Maria diventava sempre più antropomorfo. Questa maestosa pianta non si è più ripresa dall’ultima potatura. È rimasto il grande tronco come un corpo che si contorce e due grossi rami come due braccia tese al cielo. Manca soltanto il busto e la testa per configurarle un aspetto umano».
L’installazione della testa è stata realizzata in cartone, riproduce una donna che implora e veicola il messaggio “Fermatevi, Pace”. Secondo l’idea dell’architetto, in futuro potrebbe essere anche fatta in materiale duraturo, magari una scultura in legno o in metallo. «È Maria Addolorata – ha detto Regio – è Andromaca che fugge dall’incendio di Troia, è qualunque donna che cerca scampo, in Africa, in qualunque parte di questo mondo incendiato dalle guerre mentre lei urla: “Fermatevi!”».
Per dar vita a questa sua opera, l’architetto ha realizzato un modello di cartone di 120 cm di altezza e 100 cm di larghezza. Dunque, da qualche giorno la sua donna implorante ha preso forma e sembra rivolgersi a tutti coloro che si accingono a recarsi presso il santuario di Santa Maria. In una lettera indirizzata al sindaco Alfredo Barillari, l’architetto serrese ha espresso appunto la volontà di realizzare un’installazione permanente: «La pianta non subirà alcun intervento – ha rassicurato – e con l’aiuto dell’amministrazione potrebbe nascerne un’opera permanente».
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