Dovranno rispondere, a vario titolo, di incendio doloso e illecita concorrenza con violenza e minaccia quattro persone tratte in arresto dai carabinieri di Modena.

Si tratta di un imprenditore 59enne di Vibo Valentia ma residente nel Sassolese e un 22enne albanese (entrambi posti ai domiciliari); mentre per un 21enne originario del Marocco e un 19enne tunisino è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Tra l’aprile e il maggio scorsi, sono stati dati alle fiamme alcuni camion appartenenti a ditte operanti nei servizi legati al calcestruzzo.

L'italiano, secondo quanto riportato dall’Agi, è ritenuto dagli investigatori il mandante degli incendi mentre i presunti complici stranieri, gli esecutori materiali. I fatti risalgono alla notte tra il 14 e 15 aprile scorso quando presso l'impianto di estrazione e produzione di calcestruzzo, di un'impresa a San Cesario sul Panaro (Modena), si verificò un incendio di vaste proporzioni che ha interessato quattro camion adibiti al trasporto e al pompaggio del calcestruzzo. Quella notte, le fiamme si propagarono anche agli altri mezzi parcheggiati vicino, danneggiando poi tre betoniere che furono completamente distrutte. Un secondo episodio si è registrato nella notte tra il 20 e 21 maggio scorsi ad Anzola Emilia, nel Bolognese, quando ignoti, utilizzando del liquido infiammabile, appiccarono il fuoco alla cabina di guida di un autocarro pompa per calcestruzzo di proprietà di un'altra ditta.

Con le attività investigative, condotte a ritmo serrato per circa cinque mesi, è stato possibile ricollegare gli incendi del 15 aprile e 21 maggio allo stesso contesto, mettendo alla luce un ambiente, quello collegato alla fornitura dei servizi legati al calcestruzzo, caratterizzato dalla compresenza di interessi multipli e da una forte competizione e forte concorrenza tra le imprese.