Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO – E’ stata intitolata a Vinicio Gambino, storico Direttore Didattico, nonchè scrittore, scomparso nel 2010, l’Aula Magna della Direzione Didattica Statale della scuola "Azaria Tedeschi" di Serra San Bruno. L'incontro è stato moderato dal dirigente scolastico Tonino Ceravolo e ha visto la partecipazione del sindaco di Serra Bruno Rosi, di Giuseppe De Raffele (Presidente del consiglio di circolo e presidente del consiglio comunale), di Giuseppe Mirarchi (Dirigente Vicario Uff. Scolastico Regionale della Calabria), di Giacomo Cartella (Dirigente Ambito Territoriale Provinciale di Vibo Valentia), di Francesco Scopacasa (Presidente Regionale ANP), di Francesco Gambino (D.s.g.a.) e fratello del compianto ex direttore. Vinicio Gambino, oltre ad essere stato un valido direttore didattico della scuola elementare serrese è stato ricordato anche per essere fratello del celebre scrittore Sharo Gambino da cui ha acquisito l’interesse per la letteratura e la storia locale. Poco prima della sua morte, infatti, Vinicio Gambino ha pubblicato una serie di racconti grazie ai quali ha dato voce a quei personaggi che hanno vissuto l’interezza della loro vita all’ombra dei vicoli serresi, una vita passata ad imbrunire sull’uscio di una povera stanza che ha trovato la sua trasposizione una bella pagina di letteratura calabrese. «Una figura poliedrica dal lavoro meticoloso», cosi lo ha ricordato il dirigente scolastico Tonino Ceravolo che ha aggiunto «le cose che conosco e quelle che non conosco le devo a lui, il ricordo di Vinicio Gambino è tutt’ora vivo e sedimenta nel profondo del cuore». Il sindaco di Serra, dal canto suo ha sottolineato come dopo lo scrittore Sharo la famiglia Gambino «ha fatto dono anche di Vinicio che è stato un pilastro della scuola e per questo un ringraziamento particolare va a questa famiglia che ha dato lustro alla nostra cittadina». Il Dirigente Ambito Territoriale Provinciale di Vibo Valentia, Giacomo Cartella, ha definito Vinicio Gambino «uomo di grande spessore» mentre il Presidente del consiglio di circolo e presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha sottolineato come l’intitolazione a Vinicio Gambino dell’aula magna della scuola “Azaria Tedeschi” sia stato «un atto doveroso frutto di senso della responsabilità nei confronti di chi è stato uno storico direttore didattico e nel contempo un simbolo di cultura e profonda umanità». Nel corso della cerimonia un percorso fotografico ha mostrato, attraverso delle proiezioni, le tappe fondamentali della vicenda umana, culturale e professionale del compianto Vinicio Gambino.
Di seguito, pubblichiamo il resoconto dello spettacolo "Volare alto", presentato dalla scuola primaria di Fabrizia a conclusione dell'anno scolastico, redatto da Maria Cirillo
Una vera è propria manifestazione culturale, sceneggiata magistralmente, non solo un semplice spettacolo, è stata oggi rappresentata, in una gremita Piazza Colonnina a Fabrizia. Il fatto che fosse un'elaborazione progettuale di attente istituzioni scolastiche, era già una garanzia, ma si deve prendere atto che vi è stato veramente di più. E' d'obbligo principiare testimoniando che le rappresentazioni svolte dai bimbi, hanno divertito moltissimo e sono state oggetto di ammirazione, ma aggiungiamo subito che il valore sociale del progetto ha avuto la capacità di attrarre il più alto testimonial istituzionale della legalità nella Provincia. La presenza di S.E. il Prefetto, Dott. Michele Di Bari, ha ulteriormente ufficializzato la finalità educativa della manifestazione, rinvigorendone il valore legalitario, secondo un percorso già tracciato anche in sede programmatoria. Infatti, in favore di questa sfida culturale, di un impegno costante per la legalità nelle scuole, spende incoraggiamenti e suggerimenti, anche nei confronti dell'Ufficio scolastico provinciale. Risulta, così, esaltato l'obiettivo educativo, per coniugare gli impegni didattici in favore del perseguimento della legalità, con i fondamentali insegnamenti antimafia. Si è compiaciuto del titolo del programma, “Volare Alto”, perché attraverso "i bambini che sono il nostro futuro", si possono conquistare sempre più vasti spazi del vivere legale. Il Vicepreside Prof. Giuseppe Esposito, ha, coerentemente alle finalità del progetto, dichiarato che questo momento celebrativo è una dimostrazione conclusiva del lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale ed il contributo della Regione. Progetto che si è inteso realizzare come insegnamento per costruire il futuro, nella consapevolezza che la legalità è centrale per avere giustizia e democrazia, uguali diritti e doveri e vivere la modernità, diventando portatori di questa cultura, pur nella consapevolezza che si tratta di un percorso lungo ed irto di difficoltà, che, comunque “non si conclude con oggi”.
Il lavoro appassionato e la notoria sensibilità dei docenti della Scuola primaria di Fabrizia, a cui si è aggiunto il prezioso volontario contributo culturale della mai dimenticata ex Insegnante Amalia Maiolo, hanno sortito un'ottima riuscita del progetto, che sarà stato parecchio impegnativo, ma sicuramente gratificante, stante i risultati, come dicevo, visibilmente ammirabili ed al di sopra delle aspettative. Non si può raccontare lo spettacolo se non aggettivando appassionatamente il piacere di aver assistito ad una manifestazione culturale che, attraverso le coreografie, si è commentata da sola. Tuttavia, accennando ai temi trattati dalle varie scene, salta alla penna la doverosa esaltazione in favore dell'interessante ed attualissimo filo conduttore, la conquistata Unità della nostra Nazione, nonchè quella, ancora incompleta, dell'Unità dei Paesi europei. Sbandieramenti e simbolici saluti tra le belle bandiere d'Europa, con la dovuta centralità di quella italiana, hanno fatto avvertire il rispetto e la solidarietà tra i popoli, con l'idea della globalità che passa che passa attraverso le particolarità regionali e locali. Le danze, preparate e presentate secondo gruppi omogenei di Regioni, sono state carinamente e leggiadramente offerte dai bambini con l'esuberanza e la spontaneità dell'età, risultando di una gradevolezza senza riserve; senza dimenticare i meravigliosi costumi, in perfetto tono col tema puro della fratellanza e con la bellezza sprigionata dall'innocenza dei piccoli interpreti. Pizzica e tarantelle, prettamente meridionali e danze dal sapore svizzero, come quelle della nordica regione trentina, tutte piacevolmente orecchiabili e pervase di allegria. Nell'ideale local-globale, anche le poesie dialettali del nostro conterraneo poeta Vincenzo Mazzeo, egregiamente declamate e fatte assaporare attraverso la divertita recitazione dei bambini, hanno aggiunto quel po' di sale auto-ironico di noi meridionali: l'elogio al vino, emblema di identificazione dell'italo territorio e la poetizzata avventura della calabra soppressata, sempre amata, che ormai tutto il mondo apprezza e che noi non disdegniamo di sfoggiare, con allegria, ma anche con la giusta ironia.La bella manifestazione si è conclusa, sotto il cocente sole di una splendida giornata di quasi estate, con i saluti e ringraziamenti del Preside Prof. Policaro, che ha auspicato il prosieguo di questo afflato, che merita di proiettarsi nel futuro. Anche il Sindaco Antonio Minniti ha ribadito la necessità della collaborazione di tutti, per la legalità e per l'apertura e coesione di tutta comunità di Fabrizia.Siamo convinti che queste forme didattiche, fondate su spontanee e libere espressioni artistiche, simbolicamente pedagogiche, servono ad educare, non solo nella classica forma dell'indottrinamento, ma anche in proiezione della necessaria acquisizione dei valori veri e di quella cultura idonea a stimolare la continua ricerca, in ogni persona, delle indispensabili qualità intrinseche del vivere legale, a cui non è possibile rinunciare senza retrocedere e decadere come persone.
Maria Cirillo
SERRA SAN BRUNO – “Sole nero a Malifà” è una delle opere più rappresentative di Sharo Gambino, scrittore e giornalista calabrese, nato a Vazzano ma trapiantato nel popoloso centro montano, scomparso nell’aprile del 2008. Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel lontano 1965, è stato oggetto di ristampa da parte della casa editrice Rubbettino. Ambientato a Ragonà e Cassari, frazioni di Nardodipace, "Sole nero a Malifà" narra la vicenda umana di un giovane, Gesuino, il cui nome rappresenta la metafora del destino al quale va incontro la gente, quella di fine anni ’60, sopraffatta dalla miseria e dalla povertà. Anche quest’anno, l’istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, ha riproposto il premio “Sharo Gambino”, che tra i tanti obiettivi, ha anche quello di promuovere tra i giovani la lettura e la conoscenza dell’autore, la cui opera, ispirata alla realtà della Calabria e dell’Italia meridionale, merita di essere adeguatamente diffusa e apprezzata per “l’alto valore del suo messaggio culturale e per il posto occupato da Gambino, serrese d’adozione, nella letteratura meridionale del ’900”. Nei giorni scorsi, infatti, presso l’aula magna dell’istituto, si è tenuto un dibattito durante il quale è stata ricordata la figura del celebre scrittore meridionalista. Presenti i familiari del poeta, il dirigente scolastico, prof. Tonino Ceravolo; il prof. Vito Teti, ordinario di Etnologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, oltre ovviamente agli studenti della scuola. Dopo un breve dibattito incentrato maggiormente sulla figura dello scrittore, si è proceduto alla premiazione dei migliori elaborati: per il biennio, sono stati premiati Miriam Riggio e Federica Pollicino; mentre il primo premio è andato a Bruno Scopacasa. Per quel che riguarda il triennio, invece, il secondo posto se lo sono aggiudicate Ilenia Zangari e Angela Roti; mentre il primo premio è andato, per il secondo anno consecutivo, allo studente Giampaolo Cirillo.
SERRA SAN BRUNO - L'edificio scolastico "Azaria Tedeschi" rimarrà chiuso nei giorni 11 e 12 gennaio. Il sindaco Bruno Rosi, preso atto delle segnalazioni del personale scolastico ed eseguiti i doverosi sopralluoghi da parte di addetti comunali, ha ordinato la chiusura immediata dell'edificio al fine di operare un intervento di derattizzazione. Il problema pare fosse stato sottoposto all'attenzione del primo cittadino prima delle recenti vacanze natalizie ma, a quanto pare, le due settimane di chiusura non sono bastate a ripristinare la sicurezza igienica dell'istituto, rendendo necessaria la chiusura dello stesso per ulteriori due giorni.
Sempre in tema di sicurezza all'interno dell' istituto scolastico "A. Tedeschi", noi de "il Vizzarro.it", allarghiamo al sindaco Bruno Rosi l'invito arrivato in redazione da parte di un genitore che ci suggeriva di "dare un'occhiata" al soffitto dell'aula magna che, a suo dire, versa in condizioni pessime a causa di alcune infiltrazioni d'acqua dal tetto, rappresentando un reale rischio per l'incolumità di alunni, docenti e personale scolastico.
La Provincia vara il nuovo piano di dimensionamento scolastico: "un risultato importante" secondo l'assessore al ramo Pasquale Fera (foto), "un'ingiustizia", invece, secondo alcuni dirigenti scolastici e amministratori locali che ieri hanno protestato nel corso della seduta dell'assemblea che ha visto l'approvazione del piano. Tra chi sta protestando vibratamente contro il provvedimento, da segnalare il sindaco di Zungri Francesco Galati e il dirigente scolastico dell'istituo comprensivo dello stesso comune Maria Rosa Rizzo, il dirigente scolastico di Pizzo Francesco Vinci, la collega di Acquaro Caterina Barilaro. Di seguito il resoconto integrale del Consiglio provinciale di ieri in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Provincia.
Il Consiglio provinciale ha approvato questa sera (ieri sera, ndr) il nuovo piano di dimensionamento scolastico, che sarà ora trasmesso alla Regione, la quale, a sua volta, deve comunicare al ministero l’assetto complessivo delle autonomie scolastiche calabresi, in aderenza alla normativa in vigore che regola la materia (riforma Gelmini). Sulla questione ha relazionato l’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera, che ha messo l’accento sul percorso concertativo che ha condotto alla redazione del piano, ringraziando Comuni, associazioni di categoria e sindacati per aver collaborato fattivamente alla sua elaborazione. «Dalla Finanziaria 2001 esistono paletti precisi, che negli ultimi anni sono divenuti ancora più insormontabili - ha spiegato Fera -. Sotto un determinato numero di studenti (600, parametro che scende a 400 unità per gli istituti presenti in aree montane, ndr) non è possibile mantenere dirigenze e autonomia. La progressiva riduzione della popolazione scolastica rende tutto più difficile. Si tratta di precise previsioni di legge che non possono essere eluse, che a suo tempo abbiamo contrastato e criticato in tutti i modi, ma con le quali dobbiamo comunque fare i conti, perché non decidere significa subire il commissariamento del settore, con la conseguenza che sarebbero altri a fare per noi scelte che riguardano invece questo territorio». Su questa premessa, Fera ha poggiato l’illustrazione del piano di dimensionamento, che, grazie ad una serie di accorpamenti tra scuole diverse ma limitrofe, limita al minimo le conseguenze negative sull’attuale assetto del sistema scolastico locale (in particolare vengono meno due dirigenze scolastiche a Vibo Valentia ed una a Filadelfia, mentre l’istituto di Zungri viene lasciato in reggenza), nonostante le indicazioni del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che - numeri alla mano - suggeriva per il Vibonese la soppressione di ben 18 autonomie scolastiche con le relative dirigenze. Un risultato, dunque, che l’assessore Fera ha definito molto importante, frutto di un difficile lavoro affrontato insieme con sindacati, amministrazioni comunali e rappresentanti di categoria. «Abbiamo cercato di salvaguardare i posti di lavoro, ma soprattutto l’offerta formativa complessiva - ha concluso Fera -. Magari non tutti saranno soddisfatti, ma sulla base delle normative vigenti questo era il massimo che si poteva fare». Di parere contrario il consigliere d’opposizione Nicola Crupi, che ha ventilato un utilizzo non corretto del parametro della continuità territoriale, chiedendo l’abolizione degli istituti omnicomprensivi e presentando, insieme al consigliere Francesco Pititto, un emendamento per l’accorpamento degli istituti di Zungri, Zaccanopoli e Spilinga, proposte poi bocciate dall’Assemblea. Prima della votazione finale ha preso la parola il presidente della Provincia Francesco De Nisi, che ha richiamato i consiglieri alle proprie responsabilità. «Stasera possiamo anche rimandare la questione (come era stato proposto dall’opposizione, ndr), possiamo decidere di non decidere, ma rischieremmo il commissariamento, con la conseguenza che una ventina di autonomie scolastiche andrebbero quasi certamente in fumo - ha ricordato De Nisi -. Il Consiglio, quindi, deve assumersi le proprie responsabilità e fare scelte che altrimenti farebbero altri, con ben peggiori conseguenze». Alla fine il piano di dimensionamento è stato licenziato con 15 voti a favore, 5 contrari e un’astensione. Si è quindi passati alla variazione di bilancio resasi necessaria per nuove entrate (in prevalenza fondi comunitari) pari a circa un milione e 600mila euro, sulla quale ha relazionato l’assessore al Bilancio Pasquale Fera. Un provvedimento che in teoria non avrebbe dovuto creare problemi alla maggioranza, anche in considerazione del saldo positivo della variazione al documento contabile, ma al momento della votazione, il consigliere Nicola Altieri non è riuscito a rientrare in aula in tempo per esprimere la propria preferenza, quindi si sono contati 10 voti a favore e 10 contrari. Situazione di parità che, come previsto dal regolamento, ha sancito la bocciatura della variazione di bilancio da parte dell’Assemblea. Ne è seguito un acceso scontro tra i consiglieri di opposizione (in particolare Crupi e Rodolico), che chiedevano la ratifica del voto, e quelli di maggioranza, tra cui lo stesso Altieri, che rimarcavano invece l’evidente volontà politica di approvare il documento. Al termine, è stato lo stesso presidente De Nisi a suggerire la soluzione, con la convocazione di un Consiglio straordinario entro la fine della settimana per l’approvazione della variazione. Infine, unanimità è stata riscontrata per l’approvazione dello statuto del Gac (Gruppo azione costiera) che riunisce i soggetti pubblici e privati coinvolti nello sviluppo sostenibile delle zone di pesca.
C’è già chi ha preannunciato esposti in Procura contro «alcuni dati palesemente gonfiati» che hanno consentito ad alcuni Comuni di mantenere l’autonomia dei loro istituti a discapito di altri. C’è poi chi è sul piede di guerra perché le sue richieste sono cadute nel vuoto. E’ il caso, per esempio, dei Comuni di Dasà, Pizzoni e Vazzano. Il primo, con una delibera di giunta, aveva chiesto di essere accorpato ad Acquaro. Nulla da fare, però. Il presidente Francesco De Nisi e il suo assessore all’Istruzione Pasquale Fera (foto) hanno deciso di accorpare Dasà con Dinami. Stessa cosa dicasi per Vazzano e Pizzoni, i cui esecutivi comunali avevano manifestato la volontà di essere accorpati a Soriano. Niente da fare anche per loro: la Provincia, ignorando le loro richieste, ha deciso di lasciarli con Gerocarne.
Insomma, stilata la bozza, il nuovo Piano di dimensionamento scolastico sta già facendo discutere e tanto altro ancora farà discutere, anche perché - come spesso accade in queste situazioni - sulla spinosa questione di stanno intrecciando campanilismi, localismi e anche tanti favoritismi. Al punto che il presidente della Provincia Francesco De Nisi, secondo quella prassi per la quale uno cerca di accontentare chiunque per poi scontentare tutti, adesso è costretto a fare i conti con alcuni malumori che iniziano a sollevare diversi esponenti della sua maggioranza. Al punto che, si mormora nei corridoi di Palazzo ex Enel, alcuni assessori provinciali - nello specifico due - potrebbero votare contro il Piano di dimensionamento che entro venerdì prossimo dovrebbe approdare in giunta. Altri problemi, per il presidente della Provincia e per il suo assessore Pasquale Fera, potrebbero arrivare in consiglio provinciale. L’intero gruppo dell’Udc voterà contro. La stessa cosa potrebbero fare altri strati dell’opposizione, perciò se si considera che i malumori all’intero della maggioranza serpeggiano, se si considera che proprio nei giorni scorsi in tredicesimo consigliere della maggioranza che sostiene De Nisi - ossia Francesco Filippis - ha preso ufficialmente le distanze dal presidente della Provincia, il rischio per quest’ultimo è quello di andare incontro ad una sonora bocciatura in consiglio provinciale. Forse proprio per questa ragione, o forse perché nonostante tutto Pasquale Fera ha mostrato una spiccata predisposizione al dialogo e al confronto il delegato all’Istruzione di Palazzo ex Enel, durante un recente incontro, ha manifestato la sua «disponibilità» a recepire «indicazioni e proposte». C’è tempo fino a martedì, fino a dopodomani dunque. Nelle prossime ore Fera incontrerà i rappresentanti dei Comuni di Arena, Dasà, Acquaro, Dinami, Zungri e Spilinga, allo scopo di risolvere assieme a loro alcune questioni. Riusciranno, assieme, a trovare una soluzione per rendere meno amaro un Piano che rischia di non andare giù a tanti? Beh, staremo a vedere. L’attesa, d’altronde, non è destinata a durare troppo.
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