Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«Intervenire sulla riqualificazione del ruolo della donna da un punto di vista culturale, sociale, economico». E' questo in sintesi l'obiettivo che si prefigge di raggiungere il progetto “Punto Donna”, costituito da un ciclo di seminari sulla creazione e gestione d'impresa, che prenderà il via lunedì prossimo, presso la sede della Comunità Montana a Serra San Bruno. Si tratta di un'iniziativa che nasce da un'approfondita analisi della situazione sociale, culturale ed economica del nostro territorio, nel quale la donna, troppo spesso, viene relegata ad attività marginali che, alla fine, vanno a svantaggio non solo nei confronti della donna stessa, ma anche della famiglia e della società.
Le lezioni saranno tenute da professionisti del settore e saranno concentrate sulla creazione di un'impresa, nonché sulla sua gestione. Lo scopo è anche quello di stimolare i giovani ad essere non solo soggetti in cerca di un impiego, ma artefici anche di opportunità lavorative. Durante i corsi, si alterneranno anche nozioni di comunicazione pubblicitaria multimediale ed esperienze dirette di imprenditori locali.
Il ciclo, quindi, prenderà il via lunedì 1 dicembre, per poi concludersi martedì 9. Sarà riservato principalmente ai paesi che fanno parte della Comunità montana - vale a dire Brognaturo, Capistrano, Fabrizia, Filadelfia, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simbario, Spadola e Vallelonga – ma, ovviamente, potranno partecipare anche coloro i quali risiedono in un altro comune. Il corso è gratuito e, per potersi iscrivere, basta collegarsi sul sito internet www.puntodonnaserre.it. Prevista la presenza del prof. Jacques Guenot, già ordinario di Geometria all'Università della Calabria, e del prof. Yaroslav Sergeyev, matematico russo e professore ordinario di Analisi Numerica presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica dell’Università della Calabria.
Ancora disagi sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra Pizzo e Lamezia Terme. Dopo la chiusura per ben due settimane consecutive dello svincolo di Lamezia, questa volta a rimanere chiuso al traffico sarà il tratto compreso tra lo stesso svincolo di Lamezia Terme e quello di Pizzo Calabro, dalle 20 alle 6 di oggi, lunedì 10 novembre e allo stesso orario di domani, martedì, 11 novembre. Si tratta quindi di una doppia chiusura notturna per il traffico proveniente in entrambe le direzioni.
Nei giorni scorsi, l’Anas aveva spiegato come «il provvedimento si sia reso necessario per consentire il varo degli impalcati metallici di due cavalcavia». La stessa azienda di gestione della rete autostradale nazionale ha reso noti i percorsi alternativi: i veicoli di altezza inferiore ai 4 metri, diretti a sud, saranno deviati allo svincolo di Lamezia Terme, con prosecuzione lungo le strade statali 280 “Dei Due Mari” e 18 “Tirrena Inferiore”, con rientro in A3 allo svincolo di Pizzo. Percorso inverso in direzione Salerno. I mezzi con altezza superiore ai 4 metri, saranno deviati allo svincolo di Lamezia Terme, con prosecuzione lungo le strade statali 280, 18 e Sp 114, con rientro in autostrada allo svincolo di Pizzo Calabro. Percorso inverso per i veicoli in direzione Salerno. Il traffico proveniente invece dalla statale 280 “Dei Due Mari”, in ingresso allo svincolo di Lamezia Terme, verrà deviato sulla statale 18 “Tirrena Inferiore”.
A causa di alcuni lavori in via di svolgimento presso l’istituto A. Tedeschi del plesso scolastico di "Terravecchia", a Serra San Bruno, gli alunni dovranno effettuare le prime lezioni dell’anno didattico nell’edificio afferente alla scuola media. Il provvedimento, secondo quanto comunicato ieri in un incontro tra la dirigente scolastica, Maria Viscone, il sindaco, Bruno Rosi ed i genitori degli alunni, dovrebbe protrarsi esclusivamente, salvo ulteriori complicazioni, per le prime quattro settimane dell’anno scolastico che avrà dunque inizio il prossimo lunedì 15 settembre.
A tal proposito, proprio la dirigente scolastica, Maria Viscone, dando seguito ad un’ordinanza odierna emanata dal sindaco Bruno Rosi in merito alla presa d’atto dei lavori di «riqualificazione dell’edificio scuola elementare A. Tedeschi», ha diramato – all’attenzione dei genitori e del corpo docente – il calendario ufficiale attraverso il quale saranno organizzate le lezioni dell’istituto Comprensivo di Serra San Bruno. In riferimento, dunque, al calendario proposto, le classi di scuola primaria del plesso di “Terravecchia” frequenteranno le lezioni nei locali della scuola media per il periodo che va da lunedì 15 settembre al successivo mercoledì 15 ottobre, le lezioni saranno effettuate nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.00 fino alle 19.00. Mentre, gli alunni della scuola dell’infanzia, sempre del plesso di “Terravecchia”, frequenteranno le lezioni nella scuola dell’infanzia del plesso di “Spinetto”, da lunedì 15 settembre a mercoledì 15 ottobre, dalle 8.20 alle 13.20. Ne consegue che le lezioni degli alunni della scuola media resteranno invariate per sede ed orario, ossia dalle ore 8.20 alle 13.20.
Riepilogando:
L’orario delle lezioni dell’Istituto comprensivo A. Tedeschi di Serra San Bruno seguirà il seguente calendario:
- Scuola dell’infanzia, plesso di Spinetto: dalle ore 8.20 alle ore 13.20;
- Scuola primaria plesso di Spinetto: dalle ore 8.20 alle ore 13.20;
- Scuola media: dalle h. 8.20 alle ore 13.20;
- Scuola primaria plesso di Terravecchia, dal 15 settembre al 15 ottobre, presso la scuola media dalle ore 14.00 alle ore 19.00.
Dopo il successo della scorsa edizione, torna anche quest'estate a San Nicola da Crissa, questa sera in piazza Marconi a partire dalle ore 22, l'appuntamento con il RockInside Night. La manifestazione mantiene uno spirito divulgativo nei confronti di un genere musicale vario e sfaccettato, proponendosi anche come una vetrina importante per i diversi gruppi rock, più o meno affermati, nati e operanti nel nostro territorio.
Tre saranno le band che si avvicenderanno nel corso dell’evento. I primi a calcare il palco di piazza Marconi saranno i “Deep Impact”, band catanzarese di lungo corso il cui repertorio consiste in cover di gruppi storici del rock internazionale tra i quali i Led Zeppelin, i Deep Purple e i Jethro Tull; in seguito sarà il turno dei “Chilly Willy”, tribute band dei Red Hot Chili Peppers ed, infine, i “Midsummer Session”, band di casa, che proporrà una scaletta di brani rock anni ‘70-‘80.
Anche quest'anno quindi varietà e polimorfismo a San Nicola da Crissa, nel nome di quella grande e sfrenata passione che è la musica rock.
In seguito alle numerose segnalazioni e alle proteste sollevate negli ultimi mesi da molti contadini, la Provincia di Vibo Valentia, per ridurre i danni provocati dai nutriti branchi di cinghiali alle colture sparse su gran parte del territorio, ha ordinato l'abbattimento di ben 3mila esemplari. Inizialmente era stato addirittura auspicato l’intervento dell’esercito, ma adesso – accantonata la “suggestiva” ipotesi – ad attuare il piano di abbattimento dei cinghiali saranno 88 “selecontrollori”, formati proprio dall’ente provinciale, e che avranno il compito di effettuare battute di selezione ed interventi di controllo venatorio numerico della specie invadente.
A conclusione di un apposito corso formativo, le 88 “doppiette”, già dalla prossima settimana, saranno dunque chiamate ad eliminare 3mila cinghiali in 60 giorni di tempo. La zona da battere rientra nei limiti territoriali afferenti al Parco regionale delle Serre Calabre e di altri centri del Vibonese.
Proprio la proliferazione eccessiva che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto protagonisti i cinghiali stanziati nelle montagne del comprensorio, ha rappresentato una gradita sorpresa per i numerosi amanti dell’attività venatoria, ma allo stesso tempo ha portato corposi danni alle colture. I problemi maggiori si sarebbero riscontrati a danno degli appezzamenti agricoli di Serra San Bruno, Nardodipace, Mongiana, Simbario, Vallelonga, Soriano, Sorianello, Gerocarne, Monterosso, Maierato, Pizzo e Zaccanopoli.
I selecontrollori, attraverso prelievi selettivi mirati, avranno quindi il compito di attuare interventi utili a ridurre il numero spropositato di ungulati selvatici presenti sul territorio, in maniera da arginare tutte quelle problematiche che derivano da una smisurata densità di esemplari, per garantire l’incolumità pubblica e limitare i danni alle colture, in aree spesso soggette ad uso antropico.
È stato il prefetto Giovanni Bruno a canalizzare le numerose proteste dei contadini, che per lungo tempo hanno sopportato grosse perdite connesse alle sempre più ricorrenti invasioni di cinghiali e alla relativa distruzione degli insediamenti agricoli. Un provvedimento che pare ormai irreversibile e che è frutto, in particolare, di una cattiva gestione preventiva, che avrebbe potuto, in tempi dovuti, porre freno alla riproduzione dei cinghiali. La mancanza di adeguate operazioni cautelative sarebbe, tuttavia, connessa anche al fatto che, dal gennaio 2010, la Regione Calabria non avrebbe più corrisposto, agli organismi provinciali competenti, alcun sussidio economico per il controllo demografico delle specie selvagge. Ciò, nonostante, annualmente il censimento effettuato dai tecnici del settore abbia documentato un considerevole incremento del numero di cinghiali, stimati sul territorio provinciale in circa 7mila esemplari.
SORIANO CALABRO – Due anni di attese, di speranze, di buoni propositi. Martino Ceravolo sa cosa significa perdere un figlio. Soprattutto se chi, come Filippo, non ha mai avuto problemi con la giustizia. Mai una denuncia, mai un processo. Eppure, ci sono dei casi nei quali la vita, spesso, riserva degli incidenti di percorso. Piccoli o grandi che siano. E la perdita di un figlio, specie se innocente, non può mai passare inosservata. In silenzio, come se nulla fosse accaduto. Da circa due anni Martino Ceravolo conduce una battaglia contro la burocrazia nella giustizia italiana. Ad oggi il volto dell'assassino di Filippo Ceravolo non ha un nome. Colpa della giustizia, o meglio della malagiustizia che, nel nostro Paese, ha spesso ucciso vittime innocenti.
Intanto sono trascorsi quasi due anni dall'omicidio di Filippo, avvenuto la sera del 25 ottobre 2012, quando il giovane si trovava in auto in compagnia di Domenico Tassone, sulla strada che collega Soriano a Pizzoni. Filippo, quindi, aveva deciso di recarsi appunto a Pizzoni per trovare la ragazza ma, al ritorno, ha chiesto un passaggio alla persona sbagliata. Il vero obiettivo dell'agguato era, appunto, Tassone ma il destino ha voluto che a cadere sotto i colpi dei sicari fosse proprio Filippo Ceravolo.
Nonostante il tempo trascorso, Martino Ceravolo non ha ancora avuto giustizia e, per cercare di smuovere quantomeno le coscienze, nella mattinata odierna si è incatenato davanti alla prefettura d Vibo Valentia, portando con sé anche una tanica di benzina. Vista la situazione, il capo dell'Utg Giovanni Bruno ha deciso di ricevere Martino per capire un po' la situazione: «Il prefetto – ha detto il papà di Filippo – si è dimostrato sensibile verso l'argomento. Ha detto che farà il possibile affnché si possa arrivare presto a una solzuione e seguirà passo dopo passo l'evolversi della vicenda. Così come mi ha assicurato che farà il possibile affinché Filippo sia riconosciuto vittima di mafia e di questo lo ringrazio. Se, però – ha aggiunto Martino – non ci saranno risposte certe in tempi brevi allora sarò disposto anche a sacrificare la mia vita: mi cospargerò di benzina e mi darò fuoco».
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È stato di recente ufficializzato il Piano per l'edilizia scolastica annunciato dal presidente del governo, Matteo Renzi, al momento del suo insediamento durante il discorso di fiducia alle Camere dello scorso 24 febbraio 2014. Un piano, composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici in tutta Italia, per investimenti pari a oltre un miliardo di euro a favore di quasi il 50% delle scuole nazionale, nell’arco del biennio 2014-2015.
Si tratta della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni da apportare a quelli già esistenti, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244milioni di euro (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure), di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Al lavoro su questo obiettivo c’è una specifica Unità di missione istituita dalla Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca per mettere in sicurezza le strutture scolastiche.
Già nel corso di questa settimana, a beneficio di alcune strutture, potranno essere effettuati i primi interventi di piccola manutenzione per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici. Gli istituti interessati quest’anno sono un totale di 7.751 plessi in tutto Italia (dato aggiornato al 18 luglio). Per i lavori di messa in sicurezza ed abbellimento degli edifici, il Miur – sottolinea una nota diffusa dallo stesso ministero – verserà gli importi direttamente alle scuole, saranno poi i dirigenti scolastici a ordinare i lavori attraverso gli appalti Consip o ricorrendo ai vecchi appalti dove quelli nuovi non sono ancora stati attivati.
Il maggior numero di istituzioni scolastiche coinvolte nell'anno in corso riguarderà la provincia di Napoli (860 su 1.776) con un finanziamento di quasi 37milioni di euro. Seguono la provincia di Cosenza con 451 plessi scolastici (su un totale di 967) coinvolti nel progetto già da quest’anno per un investimento di 7,6milioni di euro. Sul terzo gradino del podio la provincia di Roma, con 322 plessi (su 1.887) con una somma a disposizione di 4,7milioni.
Saranno invece 2.525 i plessi calabresi interessati dai lavori, 982 dei quali finanziati già nel 2014: 480 per la provincia di Catanzaro (di cui 211 finanziati), 967 a Cosenza (451), 209 a Crotone (39), 604 a Reggio (273) e 265 a Vibo (8). Proprio per quel che riguarda il comprensorio delle Serre, nel progetto “#scuolesicure” vengono indicati fondi a favore dei plessi di Brognaturo (150mila euro), Fabrizia (125mila euro), Gerocarne (200mila euro), Pizzoni (150mila euro), San Nicola da Crissa (150mila euro), Sorianello (165mila euro), Soriano (250mila euro) e Spadola (150mila euro). Mentre per i fondi elargiti nell’ambito del progetto denominato “#scuolebelle” è previsto un ulteriore finanziamento a favore di Soriano (10mila euro) e Fabrizia (10mila euro) e due a favore di due diversi istituti di Serra San Bruno (rispettivamente per 13mila e 14mila euro).
On the news di sabato 7 giugno, dalle ore 10, sulle frequenze di Radio Serra 98, è speciale "Europee 2014". Ospiti in studio: Paolo Reitano (PD), Walter Lagrotteria (UDC), Romano Loielo (FdI), Bruno Rosi (NCD), Michele Ciconte - Carmine Franzè (FI) e Dominik Gallè (M5S). Quali saranno le linee guida che i neo eletti europarlamentari presenteranno all' Europa? E ancora, un fenomeno tutto italiano: dopo le elezioni, tutti hanno vinto? Infine, le Europee a Serra San Bruno, analisi e commenti.
Segui la diretta anche instreaming: http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Vibo Valentia, d'intesa con la Diocesi di Mileto, ha deciso di commissariare le processioni dell'Affruntata di Stefanaconi e Sant'Onofrio, che si svolgono la mattina della domenica di Pasqua. La decisione è stata presa per evitare infiltrazioni della 'ndrangheta nei due eventi religiosi. Al termine della riunione è stato deciso che le statue saranno portate dai volontari della Protezione civile. (ANSA)
Salvatore Federico, fotografo 32enne serrese, è l'unico artista calabrese tra i quattro finalisti della sezione “Historias – fotoreportage” del concorso “Luz contra el racismo 2014”. La rassegna - giunta ormai alla sua terza edizione e rivolta a fotografi, scrittori e videomaker di tutta Europa - è organizzata dall'associazione “Sos racismo Madrid”, che da circa un ventennio è impegnato nella lotta contro la xenofobia e le discriminazioni razziali. I lavori dei finalisti – tra i quali appunto il reportage fotografico di Salvatore Federico – saranno in esposizione al pubblico per una settimana, proprio a Madrid – in concomitanza con le “Jornadas Antirracistas 2014” – da domani al prossimo 22 marzo. In seguito, per tutto il resto dell’anno, le stesse opere saranno promosse dall'associazione nelle varie rassegne culturali, in giro per diversi stati europei.
I lavori in concorso al “Luz contra el racismo 2014” avrebbero dovuto incentrarsi sui temi dell’interculturalità, della convivenza, dell’immigrazione, dell’uguaglianza di diritti e della lotta al razzismo e alla xenofobia. Il reportage di Federico - composto da dieci foto scattate nell’arco di diversi mesi tra Rosarno e Roma – si è guadagnato quindi l’importante vetrina madrilena, riuscendo a conquistare l’ambita selezione finale a cui sono approdati soltanto quattro delle centinaia di lavori pervenuti al concorso alla scadenza dei termini per la partecipazione. Federico, ancora una volta, si distingue in un lavoro raffinato, capace di entrare in sintonia con i propri soggetti. Indagandoli. Cogliendone gli aspetti più intimi. In un percorso fatto di istanti rubati. Di vite difficili. Di giorni duri e gesti fragili, immortalati a Roma sullo sfondo della protesta del corteo nazionale per il diritto all'abitare o ai funerali dei quasi 200 migranti annegati al largo di Lampedusa nell’ottobre scorso, in occasione dei quali non fu concesso ai parenti delle vittime di prendere parte alle esequie. Metà del lavoro è però dedicato ad alcune delle immagini carpite da Federico, tra il 2012 e il 2013, nelle comunità africane di Rosarno e San Ferdinando, dove decine e decine di lavoratori stagionali, “raccoglitori di arance”, sopravvivono da schiavi del terzo millennio.
Federico ha già all'attivo diverse pubblicazioni su riviste specializzate e molti dei suoi lavori sono stati esposti di recente anche a Tirana e Zagabria.
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