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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Non viene rifornita la quantità di gasolio necessaria per assicurare il riscaldamento dei locali ed i docenti, gli studenti ed il personale dipendete sono costretti a lavorare in ambienti dove la temperatura oscilla tra i dieci ed i dodici gradi, compromettendo dunque la propria salute. Teatro della vicenda è il Liceo Scientifico di Soriano Calabro. In base a quanto raccontato da alcuni studenti che frequentano l'istituto, in sostanza, la Provincia non avrebbe saldato un debito di 5mila euro contratto un anno fa con una ditta che rifornisce il gasolio alla scuola e altri 9mila ad un' altra azienda. Gli studenti non ci stanno. Non hanno cioè alcuna intenzione di seguire le lezioni in luoghi dove manca addirittura il minimo necessario per il regolare svolgimento delle stesse e si sono, quindi, rivolti al preside per cercare di comprendere lo stato attuale della situazione. Il dirigente scolastico, però, avrebbe replicato dicendo che sono già state inoltrate tre richieste alla Provincia. Sono andati anche all' Ufficio scolastico provinciale il quale, in sostanza, ha confermato il fatto le che aziende si rifiutano di portare le forniture perché la Provincia deve ancora pagare quelle dell'anno scorso. «Siamo disponibili anche a pagare di tasca nostra la fornitura - spiega uno dei ragazzi - ma non pensiamo sia corretto, anche perchè i nostri genitori pagano le tasse e quindi riteniamo sia eccessivo sborsare altri soldi per garantire i riscaldamenti. Oppure, se è sufficiente ci portiamo una stufa da casa. In queste condizioni, però, non si può più andare avanti»
NARDODIPACE - Ormai, i cittadini della frazione Cassari di Nardodipace, sembrano averci presa l'abitudine. Sono consapevoli del fatto di vivere in uno dei paesi di più poveri d' Italia. Così come sono perfettamente convinti del fatto che «ogni qualvolta c’è una tempesta» la zona rimane «isolata a sé stessa. Nella giornata di sabato - si legge in una nota a firma di un gruppo di cittadini - per sette ore è venuta a mancare l'energia elettrica. Lo scorso anno Cassari è rimasta isolata e senza elettricità per oltre 15 giorni, con grossi rischi per i bambini e gli anziani. L' Enel, in questa cittadina, si ricorda solo quando deve inviare bollette salate che partono dai mille euro e superano in alcuni casi oltre i sette mila euro, con danni particolari a chi non sa leggere o smarrisce qualche bolletta».
SOVERATO - Un'ottantina di alunni di una scuola elementare sono stati costretti a fare lezione in aule che stamane facevano registrare un temperatura di poco superiore allo zero, appena 4 gradi. Il motivo dell'interruzione della fornitura di gas sarebbe il mancato pagamento della bolletta da parte dell'amministrazione comunale soveratese. A denunciarlo sono stati i genitori degli stessi bambini che, preso atto dell'immobilismo delle autorità competenti, hanno deciso di occupare i locali della scuola dichiarando: ''Abbiamo cercato la direttrice, il sindaco, i vigili urbani ed anche i carabinieri - ha spiegato Massimo Ranieri, uno dei genitori - ma al momento non si e' visto o sentito nessuno. Non intendiamo andare avanti così. Per tutto l'inverno i riscaldamenti non sono mai stati accesi. Adesso basta. O si trova una soluzione o ritiriamo i nostri figli dalla scuola''.
La protesta ha indotto il sindaco di Soverato, Leonardo Taverniti, ad emanere un'ordinanza di chiusura dell'edificio, anticipando di fatto le ferie natalizie, con la speranza di riuscire a trovare una soluzione al problema nel più breve tempo possibile.
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