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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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SERRA SAN BRUNO - Un randagio è morto per soffocamento, un altro è riuscito a liberarsi mentre per altri due si starebbe cercando una sistemazione temporanea per la notte, dopodiché verranno liberati.
Il contenzioso tra il Comune di Serra San Bruno e la società “Calabria Ecologica Sas” – l’azienda che gestisce il canile di San Gregorio d’Ippona, nel quale sono stati ospitati per anni anche alcuni cani accalappiati sul territorio di Serra – ha conosciuto, nella mattinata odierna, un epilogo tragicomico.
Le telecamere de Il Vizzarro all’interno dell’Isola ecologica comunale di Serra San Bruno, ridotta ormai ad una vera e propria discarica. Montagne di rifiuti adagiati direttamente sulla terra nuda, ammassati in cumuli alti una decina di metri e lasciati alla mercé delle intemperie. Colate di percolato che si riversano direttamente nei terreni adiacenti alla struttura fino a raggiungere il Leonà, piccolo affluente del fiume Ancinale. Un impianto dove i mezzi comunali riescono ormai a muoversi a stento, dominato dall’incuria e dal degrado, occultato alla vista dei cittadini da reti e mura di recinzione. Habitat perfetto per sciami di insetti e branchi di cani randagi.
C’è voluto l’intervento di alcuni residenti della zona, nel quartiere ‘Spinetto’ a Serra San Bruno, per evitare il peggio. Nella mattinata di ieri, una donna è stata sorpresa da un branco di cinque cani randagi – tutti tra l’altro di grossa taglia – che l’hanno assalita facendola stramazzare al suolo. La passante, una volta aggredita dai cani, ha iniziato ad urlare terrorizzata, destando quindi l’attenzione di molti residenti del luogo che si sono subito precipitati in strada costringendo i cinque animali alla fuga e salvando quindi la donna dall’aggressione. La stessa è stata poi accompagnata nel locale presidio ospedaliero, dove gli sono state diagnosticate ferite lievi.
Un rapporto decisamente complicato quello tra gli abitanti della cittadina della Certosa ed i randagi. Una problematica dalla doppia faccia, dove a volte ad avere la peggio è l’uomo ed altrettante volte sono invece gli animali a subire soprusi e violenze. Come nel caso del cucciolo trovato – poco meno di un mese fa – letteralmente impiccato in piazza Mercato, poi fortunatamente salvato in extremis da un passante. Altro caso di maltrattamento, quello di quest’estate in piazza Guido – che destò anche le ire dell’ENPA provinciale, quando alcuni bambini furono sorpresi a giocare utilizzando un piccolo cucciolo di meticcio come pallone.
Caso a parte resta quello del locale cimitero, divenuto oggi domicilio fisso per molti randagi, liberati in branco – si sospetta – da qualche azienda, poco ‘diligente’, operante nel settore ‘accalappiacani’. Operazione agevolata dal fatto che il parcheggio afferente allo stesso camposanto è un luogo del tutto fuori mano e chiaramente poco frequentato nelle ore notturne. I cani, circa una ventina, hanno così finito per stanziarsi definitivamente tra le mura del cimitero, incutendo panico fra i visitatori che, sempre più spesso, con i fiori in mano – decisi a far visita ai propri cari defunti – sono costretti a fare dietrofront, intimoriti dalla presenza, appunto, di numerosi randagi, alcuni ancora cuccioli, altri dall’aria non proprio benevole.
Di seguito il testo dell'interpellanza a risposta scritta presentata ieri mattina da Mirko Tassone, consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il cambiamento":
Al sig. Presidente del Consiglio del Comune di Serra San Bruno
Al Sig. Sindaco del Comune di Serra San Bruno
Serra San Bruno, 26 aprile 2012
INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA
OGGETTO: Presenza cani randagi
Il sottoscritto consigliere
Premesso che
Considerato che
Interpella il Sindaco per sapere
Il Consigliere
Mirko Tassone
Riceviamo e pubblichiamo:
Con tutta evidenza, troppo impegnata a far assumere i propri parenti al Parco regionale delle Serre, l’amministrazione comunale non riesce ad affrontare neppure il più elementare dei problemi. Tra le innumerevoli vicissitudini che la nostra cittadina sta vivendo, viene, ad esempio, da chiedersi, possibile che, tra sindaco ed assessori, nessuno si sia accorto delle decine di cani randagi che vagano indisturbate per il paese? Dal cimitero a Santa Maria, passando per le strade del centro storico, non si fa che assistere a mute di cani sempre più numerose. Sono decine le segnalazioni, quotidianamente, prodotte da privati cittadini stanchi di non ricevere risposte da un’amministrazione latitante.Il Vizzarro.it - quotidiano online
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