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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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VIBO VALENTIA - Sarebbe uno degli autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti che avrebbe fruttato nel complesso 15mila euro. Con questa accusa, i carabinieri hanno fermato nella giornata di ieri Giuseppe Lo Bianco, classe '72, pluripregiudicato appartenente all'ominimo clan operante nella città capoluogo. Il fatto risale intorno alle 18 di ieri, quando due persone con il volto coperto e armate di pistola, hanno fatto irruzione in un distributore situato nella centralissima viale Affaccio, intimando il titolare facendosi consegnare la somma in contanti che ammontava a 15mila euro. Subito dopo i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un'autovettura, guidata da un altro complice. Scattato l'allarme, i carabinieri nel giro di pochi minuti sono riusciti a rintracciare la macchina in località Ottocanalli. Alla guida c'era lo stesso Lo Bianco che è stato immediatamente bloccato. Dalla perquisizione eseguita all'interno dell'autovettura, inoltre, i militari hanno rinvenuto un passamontagna nascosto sotto i sedili che sarebbe lo stesso utilizzato dai malviventi per compiere la rapina. Il 42enne, posto in stato di fermo e tradotto in carcere, è già noto alle forze in quanto rimasto coinvolto nell'operazione “Cash”, scattata nel luglio del 2011. Nei suoi confronti, infine, viene contestata anche un'altra rapina, messa a segno ad ottobre in un supermercato di Vibo.
Il boss della 'ndrangheta, Pantaleone Mancuno, 53 anni detto "l'ingegnere" - tra gli eredi designati della nota consorteria mafiosa di Limbadi - è stato fermato il 29 agosto scorso mentre tentava di attraversare la frontiera a bordo di un bus diretto in Brasile. La gendarmeria argentina, però, ha diffuso soltanto ora la notizia, spiegando anche che, a breve, verranno avviate le procedure per la sua estradizione in Italia.
Mancuso è accusato di associazione mafiosa e duplice tentato omicidio. L'uomo, inseguito da un mandato di cattura internazionale, era latitante da tempo. Luni "l'ingegnere", nel momento in cui è stato fermato dalla gendarmeria, era in possesso della somma di 100mila euro in contanti e di un passaporto intestato a Luca De Bortolo. Ad incastrarlo, però, sono state le impronte digitali.
REAL SERRA: Franzè, Gamo, Tripodi, De Caria, Bertucci,Iozzo, Randò, Capone (12'st Silipo), Zaffino, Stingi, Carvelli. In panchina: Valenti, Politi, Coda, Pisani V., Pisani G., Vallelunga. Allenatore: Fortebuono
Un uomo, C.D., 28 anni, di Sorianello, dopo essere stato fermato in località ‘Passo Cavallo’ (Gerocarne) alla guida di un trattore carico di legna, dal personale Forestale di Serra San Bruno e Soriano Calabro, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di danneggiamento, taglio e furto di alcune piante di faggio (circa 20 quintali) all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre.
Trasportava 18 suini con tutta la documentazione relativa alla provenienza e alla destinazione degli animali, ma tutto ciò non ha convinto i carabinieri della stazione di Maierato che, dopo un esame approfondito, hanno appurato che le autorizzazioni esibite erano completamente false. Così D.N., commerciante delle Serre vibonesi, è stato denunciato a piede libero per falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, mentre il bestiame che stava cercando di andare a vendere alle aziende agricole di Maierato è stato posto sotto sequestro. Il commerciante, al momento in cui è stato fermato dai carabinieri ad un posto di blocco, ha esibito un intero fascicolo pieno di carte che certificavano la provenienza degli animali, ma i carabinieri si sono comunque insospettiti e hanno chiesto l'intervento del servizio veterinario dell'Asp di Vibo, scoprendo così che quelli esibiti dall'uomo erano tutti documenti falsi.
Un trentenne incensurato, Andrea Araldi, e' stato ferito a colpi di pistola a Catanzaro. Il fatto pare sia avvenuto nella zona di viale Isonzo. Portato in ospedale, il 30enne ferito non sarebbe in pericolo di vita. I carabinieri hanno fermato un uomo la cui posizione e' al vaglio degli inquirenti. Il fatto e' successo stasera davanti all'abitazione di Araldi. Secondo una prima ricostruzione, tra la vittima ed il suo feritore c'e' stata una lite alla quale avrebbero assistito altre persone la cui posizione viene adesso valutata dagli investigatori.
CATANZARO - Nella serata di ieri un uomo di 33 anni, Roberto Anfossi di Lamezia Terme, è rimasto ucciso dopo essere stato investito da una Lancia Y. Probabilmente a causa della scarsa visibilità il pedone, che attraversava la strada su via Molè, periferia sud della città, è stato travolto dal guidatore della Lancia Y. Lo stesso guidatore, subito dopo l'impatto, si è fermato a prestare soccorso e ha subito avvertito il 118 Il riconoscimento della salma è stato reso difficile dal fatto che l'uomo non portava documenti di riconoscimento con se al momento dell'incidente.
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