“Ciccio!” gli dissi “…lo fai un intervento dal palco all’incontro con la popolazione?”. “Lo faccio solo se mi procuri un metro, una di quelle ‘rulline’ a molla”. Conobbi Ciccio Svelo in un incontro organizzato da Sergio Di Giorgio, il quale, avendo conosciuto la realtà di Serra e l’Associazione “Il Brigante”, disse che non potevamo non conoscere l’Avvocato Svelo. Ci incontrammo a Gallico, in una pizzeria, noi arrivammo con Sergio, lui solo. Arrivò con un improbabile look da avvocato, ma che secondo lui era molto elegante. “Scusate l’abbigliamento… ma stavo lavorando e mi sono dovuto vestire elegante”. Occhialini che calava sul naso e abbassando la testa faceva transitare lo sguardo tra le sopraciglia e la montatura degli occhiali stessi, mentre in mano, teneva una piccola cartina marrone scuro, che avrebbe trasformato in pochi secondi in una piccola sigaretta, in tante piccole sigarette, in tantissime maledette piccole sigarette marroni, tante delle quali gli si spegnevano tra le dita, gli si spegnevano a metà, quasi intere, e la sua catena di montaggio continuava imperterrita a girarne delle altre. Parlammo per tre ore, come se ci fossimo conosciuti da anni