Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
VIBO VALENTIA - Sarebbe uno degli autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti che avrebbe fruttato nel complesso 15mila euro. Con questa accusa, i carabinieri hanno fermato nella giornata di ieri Giuseppe Lo Bianco, classe '72, pluripregiudicato appartenente all'ominimo clan operante nella città capoluogo. Il fatto risale intorno alle 18 di ieri, quando due persone con il volto coperto e armate di pistola, hanno fatto irruzione in un distributore situato nella centralissima viale Affaccio, intimando il titolare facendosi consegnare la somma in contanti che ammontava a 15mila euro. Subito dopo i malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo di un'autovettura, guidata da un altro complice. Scattato l'allarme, i carabinieri nel giro di pochi minuti sono riusciti a rintracciare la macchina in località Ottocanalli. Alla guida c'era lo stesso Lo Bianco che è stato immediatamente bloccato. Dalla perquisizione eseguita all'interno dell'autovettura, inoltre, i militari hanno rinvenuto un passamontagna nascosto sotto i sedili che sarebbe lo stesso utilizzato dai malviventi per compiere la rapina. Il 42enne, posto in stato di fermo e tradotto in carcere, è già noto alle forze in quanto rimasto coinvolto nell'operazione “Cash”, scattata nel luglio del 2011. Nei suoi confronti, infine, viene contestata anche un'altra rapina, messa a segno ad ottobre in un supermercato di Vibo.
SERRA SAN BRUNO - Intorno alle due della notte scorsa, ignoti hanno dato alle fiamme l'autovettura - una Fiat Panda vecchio modello - di proprietà di G.S., 61enne postino del luogo. La macchina era parcheggiata sul centralissimo corso Umberto I, nel cuore del rione "Spinetto". Secondo una prima ricostruzione, pare che i malviventi abbiano agito forzando la portiera anteriore del mezzo dal lato del conducente. All'interno l'autovettura è andata completamente distrutta. Gli inquirenti hanno prontamente avviato le indagini per cercare di individuare i responsabili.
Si tratta del secondo caso di incendio, nel giro di pochi giorni, a danno di autovetture parcheggiate nella stessa zona. Circa una decina di giorni fa, infatti, si registrò un altro precedente analogo, con le fiamme che, anche in quel caso, divamparono direttamente dall'interno di un'autovettura in sosta in una via adiacente allo stesso Corso Umberto I, sempre in zona "Spinetto". Anche quella volta il proprietario dell'automobile era un postino, ma in tal caso in pensione da diverso tempo.
Notte di fuoco nella frazione Sant'Angelo di Gerocarne dove, intorno a mezzanotte e mezzo, è stata data alle fiamme una Fiat 500 vecchio modello, di proprietà di V.G., 70enne del luogo, parcheggiata in via San Domenico. L'autovettura è andata completamente distrutta. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca e diretti dal capitano della Compagnia di Serra, Stefano Esposito Vangone, i quali hanno avviato subito le indagini per cercare di risalire agli autori del gesto. Certa l'origine dolosa del rogo.
SERRA SAN BRUNO - I piromani della notte tornano a colpire. Questa volta ad andare in fiamme è stata l'auto, una Lotus Esprit, di proprietà di G.C., 58enne del luogo. Il fatto è accaduto domenica sera, intorno alle 23. Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, avrebbero causato danni al parafango dell'autovettura, parcheggiata in pieno centro storico. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, i quali nei pressi dell'auto hanno rinvenuto una bottiglia contenente liquido infiammabile.
È uno dei tanti atti incendiari che, negli ultimi mesi, hanno interessato la cittadina bruniana. L’ennesimo di una lunga serie. Nella serata di ieri, infatti, intorno alle 22 e 20 è stata data alle fiamme una Fiat Uno della Croce Rossa Italiana, parcheggiata in via Scopelliti, nel centro cittadino. L’ autovettura, nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco, è andata distrutta, anche se i danni maggiori si sono concetrati soprattutto all'interno. Sul posto, sono intervenuti anche gli agenti del locale commissariato di Polizia, diretti dal commissario capo, Antonio De Tommaso, i quali hanno subito avviato le indagini per cercare di capire l’origine del gesto e stabilire se si è trattato o meno di un incendio doloso. A tal proposito, si attende la perizia dei Vigili del Fuoco. Attualmente, però, c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti, anche se i dubbi e le perplessità permangono.
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