Analizzando le Serre sotto un profilo economico, vorrei porre all’attenzione di quanti abbiano la pazienza di leggere queste mie riflessioni, un quadro di quanto in questo momento è il potenziale produttivo del territorio e della sua popolazione. Negli ultimi trent’anni in particolar modo, l’indotto di danaro viene soprattutto dal terziario e cioè dalla produzione di servizi, cosa che ha fatto da volano per quel periodo di cementificazione selvaggia che ha permesso l’arricchimento di pochi, la devastazione del paese dal punto di vista urbanistico e la sopravvivenza nel mondo edile di qualche impresuccia satellite. Intanto, perché la televisione ci ha detto che eravamo tutti uguali, che tutti potevamo diventare Ridge Forrester o una velina, abbiamo abbandonato quella che era la nostra ricchezza, per rincorrerne un’altra, frivola e inconcreta. Nel momento poi, di totale smantellamento dei servizi in Serra, l’Ospedale, a prescindere dalla vitale importanza sanitaria, era diventato la nostra “fabbrica”. Servizi azzerati e azzerata l’edilizia, la situazione è al collasso.