Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Dalle prime luci dell'alba, i militari dei Comandi provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Vibo Valentia, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, stanno eseguendo in diverse regioni d'Italia un provvedimento di applicazione di misure di prevenzione ai sensi della normativa antimafia, emesso dal Tribunale di Vibo Valentia nei confronti della cosca Tripodi, operante nel territorio di Portosalvo di Vibo Valentia.
L'attività, denominata "Libra Money", costituisce il prosieguo dell'indagine "Libra", portata a termine nel maggio dello scorso anno e che aveva visto, in quella occasione, l'esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip della Procura della Repubblica di Catanzaro, nonché la contestuale esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di beni dellla DDA di Catanzaro per complessivi 40 milioni di euro. Il provvedimento odierno, eseguito in Calabria, Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sicilia, aggredisce patrimoni riconducibili al clan per complessivi 45 milioni di euro, tra cui 25 aziende, 42 tra terreni e fabbricati e 16 autoveicoli . Per dieci soggetti è stata inoltre richiesta l'applicazione di misure di prevenzione personali degli appalti pubblici.
VIBO VALENTIA - Nonostante il regime di carcere duro, il presunto boss Leone Soriano ha trovato la forza di inveire contro magistrati e forze dell’ordine. Tra le righe, ma neanche tanto, durante la sua deposizione nell’aula bunker del tribunale di Vibo Valentia dove si sta svolgendo il processo al clan di cui sarebbe il capo indiscusso, ha lanciato avvertimenti e minacce. Un’abitudine che non ha perso nel corso degli anni. Collegato in videoconferenza dal carcere di Viterbo dove è sottoposto al 41bis, Soriano, nel corso di dichiarazioni spontanee, ha inveito contro gli artefici dell’operazione antimafia “Ragno”. Gli attacchi del boss hanno avuto come bersaglio, fra gli altri, l’allora pm della Dda di Catanzaro Giampaolo Boninsegna ed il comandante della Stazione dei carabinieri di Vibo, Nazzareno Lopreiato.
L’organizzazione IN.CA.STRI presieduta da Donatella Cristiano, con la collaborazione dell'associazione Risveglio Ideale presieduta dall'On. Angela Napoli e del coordinamento antimafie “Libera”, indice il “Living memorial PASQUALE ANDREACCHI – giornata in memoria delle vittime di mafia” , che avrà luogo domenica 5 maggio 2013 c/o Serra San Bruno (VV), all'anfiteatro piazza Guido. A 3 anni dai funerali del diciottenne serrese vittima della barbarie umana - uscito da casa l'11ottobre 2009 e ritrovato due mesi dopo, a brandelli in un cassonetto della spazzatura - IN.CA.STRI, Risveglio Ideale e Libera si uniscono per dare voce, non solo alla famiglia Andreacchi e alla sua disperata ed incessante battaglia di giustizia, ma a tutte le innocenti vittime di mafia e alle loro mutilate famiglie spesso abbandonate.
Relazioneranno:
– On. Angela Napoli, membro della Commissione Antimafia e Presidente di “Risveglio Ideale;
– Avv. Giovanna Fronte, Legale della famiglia Andreacchi ed attivista antimafia;
– Avv. Fernanda Gigliotti, attivista per i Diritti Civili;
– Ignazio Cutrò e Pietro di Costa, testimoni di giustizia;
– Rocco Mangiardi, imprenditore sotto scorta che ha fatto condannare i suoi estorsori;
– Mimmo Nasone, coordinatore regionale Libera;
Gli interventi saranno introdotti e moderati da Donatella Cristiano, Presidente dell'organizzazione IN.CA.STRI. Il Living memorial PASQUALE ANDREACCHI avrà inizio alle h 15:00 con una breve marcia della memoria. Proseguirà alle h17:00 con testimonianze e racconti di genitori di vittime di mafia e
attivisti.
L’organizzazione IN.CA.STRI – INterculturali CAmmini illuSTRI, presieduta da Donatella Cristiano, con la collaborazione del coordinamento antimafie “Libera”, indice le Giornate della Responsabilità Civile in Memoria delle Vittime di Mafia, che avranno luogo sabato 6 e sabato 13 aprile 2013 c/o Serra San Bruno (VV).
La terna commissariale composta dal viceprefetto, Emanuela Greco, dal vicequestore, Giovanni Gigliotti, e dal comandante della locale Compagnia Carabinieri, Stefano Esposito Vangone rimarrà in carica sino al prossimo 31 marzo. Il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, infatti, ha concesso ai commissari la proroga di 45 giorni per completare tutte le verifiche necessarie al fine di accertare se, in questi anni di attività, ci siano stati o meno infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Come si ricorderà, la commissione si è insediata lo scorso 19 novembre a seguito dell’operazione antimafia condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria - denominata “Saggezza” - che aveva portato in carcere anche l’ex assessore comunale di Serra, Bruno Zaffino, 49 anni, accusato di violenza privata, aggravata dalle modalità mafiose, ai danni di un rappresentante di una ditta operante nella commercializzazione del legname.
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