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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Ci si attendeva il riscatto da un Futsal Serra ferito dopo le tre sconfitte rimediate contro Bova, Cittanova e Laganadi. Invece, i biancoverdi hanno rimediato l’ennesimo ko, facendo salire dunque a sei i passi falsi dall’inizio della stagione ad oggi. Al palatenda i ragazzi del presidente Mangiardi hanno affrontato la Virtus Calcio a 5 che, prima della sfida di oggi, occupava la penultima posizione. E alla fine i reggini sono riusciti nell’intento di andare via da Serra San Bruno con l’intera posta in palio, sollevando la propria classifica ma complicando, però, le cose per Albano e compagni che, adesso, si ritrovano a dover lottare per mantenere la categoria. Avvio di partita discreto per il Futsal Serra, che sblocca il risultato dopo appena cinque minuti con Gregorio De Caria, abile a ribattere in rete una deviazione corta del portiere ospite dopo una conclusione di Domenico Zaffino. La gioia del gol, però, dura poco più di due minuti, giusto il tempo di consentire a Commisso di ristabilire la parità. Al 13? sempre De Caria riporta i suoi in vantaggio con una conclusione da fuori che non lascia scampo all’estremo difensore della Virtus. De Caria che oggi sembra essere in giornata di grazia, visto che si ripete poco dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nei quindici minuti che mancano alla fine del primo tempo, però, la Virtus riesce a mettere tutto in discussione portandosi sul 3-3 grazie ad una doppietta di Amato.
Ad inizio ripresa, dopo una buona occasione capitata suio piedi di Francesco De Caria, ci pensa il fratello Gregorio a riportare il Futsal Serra in vantaggio di un gol. Ma come accaduto già nel primo tempo, anche in questo caso sempre Commisso spegne le speranze dei biancoverdi di portare a casa i tre punti. Si, perchè dopo la rete del 4-4 siglata dal numero 11 della Virtus, prima Amato e poi Cannizzaro consentono agli ospiti di prendere il largo e di andare sul 4-6. Nei minuti finali, Francesco De Caria accorcia le distanze, ma è sui piedi di Domenico Zaffino che, forse, capita l’occasione più importante per i biancoverdi di agguantare il pari. L’arbitro, infatti, fischia un calcio di rigore alla squadra di Pisani, sulla battuta si porta Zaffino che, purtroppo, si fa respingere la conclusione dal portiere ospite. In pieno recupero, Cannizzaro chiude i conti per il definitivo 5-7.
Mantiene la vetta l'Edilferr Cittanova, che è andato a vincere in trasferta contro la Ludos. Dietro, tiene il passo l'Andrè, mentre si proietta soprendentemente in zona playoff il Laganadi.
Questi i risultati completi della 10^giornata e la classifica
Futsal Serra-Virtus C5 | 5-7 |
Ludos V.M.-Edilferr Cittanova | 3-7 |
Andrè-Bova Marina | 8-2 |
Fantastic Five Siderno-Laganadi | 1-4 |
Roccella-Bulldog | 2-3 |
Polistena C5-Sensation | 4-7 |
RIPOSA: ELETTROMEGA POLISTENA |
CLASSIFICA
Ed. Cittanova | 25 |
Andrè | 23 |
Laganadi | 20 |
Elettromega Polistena | 17 |
Fantastic Five Siderno | 17 |
Sensation Profumerie | 13 |
Ludos V.M | 10 |
Futsal Serra | 10 |
Bulldog | 10 |
Virtus C5 | 9 |
Bova Marina | 8 |
Roccella | 6 |
Polistena C5 | 4 |
Seconda sconfitta consecutiva per il Futsal Serra che, dopo il passo falso di una settimana fa in trasferta contro il Bova Marina, perde anche in casa, questa volta contro la capolista, l'Edilferr Cittanova. I biancoverdi non vincono, adesso, in campionato da quasi un mese quando, i ragazzi di mister Pisani, riuscirono ad espugnare il campo dell'Elettromega Polistena. Era il 25 ottobre e, da allora, il Futsal Serra ha racimolato soltanto un punto su tre incontri. Settimana prossima la squadra del presidente Mangiardi farà visita al Laganadi, che ieri ha superato in trasferta il Polistena Calcio a 5 con il risultato di 5-3.
Tornando alla sfida tra Futsal Serra ed Edilferr Cittanova, partono bene i padroni di casa che, dopo essersi resi pericolosi con Franzè, sbloccano il risultato al 2' minuto di gioco con il solito Gregorio De Caria, al suo undicesimo centro in questo campionato. La gioia del gol, però, dura poco: al 9', infatti, gli ospiti agguantano il pari con Monterosso e, a distanza di due minuti, il Cittanova riesce addirittura a ribaltare la situazione per via di uno sfortunato autogol di Ciconte. Il Futsal Serra prova in qualche modo a rialzarsi, rendendosi pericoloso con Ciconte e Gregorio De Caria, ma il portiere ospite in entrambi i casi respinge le conclusioni a rete degli avversari.
La ripresa inizia con lo stesso tono della prima frazione: passa, infatti, un minuto e Franzè riporta tutto in equilibrio ma, così come era accaduto nel primo tempo, anche in questo caso l'Edilferr non ci impiega poi tanto a tornare in vantaggio. Giusto un giro di lancetta, grazie a Monterosso che, a porta sguarnita, deposita la palla in rete per il momentaneo 2-3. Nel frattempo, però, sempre Franzè prova ad impensierire Russo, ma il portiere dell'Edilferr Cittanova dimostra una certa sicurezza tra i pali. Gol mangiato, gol subito. Si, perchè al 9' minuto i reggini aumentano a quattro le marcature, grazie al gol messo a segno da Cosoleto. L'Edilferr, poi, prende il largo con Foti e Ciconte alla fine realizza la rete del 3-5 che si rivelerà inutile.
Momenti di commozione dopo la partita, quando Lucio Zaffino ha dovuto salutare tutti i compagni di squadra per partire in direzione Roma, dove intraprenderà una nuova esperienza lavorativa.
Nelle parti alte dellla classifica, vince l'Andrè, che batte l'Elettromega Polistena con il risultato di 6-2; così come il Siderno, che archivia di misura la pratica Bova Marina.
Di seguito, riportiamo i risultati dell'8^ giornata di campionato e la classifica
Futsal Serra-Edilferr Cittanova | 3-5 |
Andrè-Elettromega Polistena | 6-2 |
Fantastic Five Siderno-Bova Marina | 5-4 |
Sensation Profumerie-Virtus Calcio a 5 | 4-3 |
Polistena Calcio a 5-Laganadi | 3-5 |
Ludos Vecchia Miniera-Bulldog C5 | 7-4 |
RIPOSA: ROCCELLA |
Classifica
Edilferr Cittanova | 19 |
Andrè | 17 |
Fantastic Five Siderno | 17 |
Elettromega Polistena | 14 |
Laganadi | 14 |
Futsal Serra | 10 |
Sensation Profumerie | 10 |
Ludos V.M | 9 |
Bova Marina | 7 |
Bulldog | 7 |
Roccella | 6 |
Polistena Calcio a 5 | 4 |
Virtus Calcio a 5 | 3 |
"Questa di Marinella è una storia vera / che scivolò nel fiume a priavera / ma il vento che la vide così bella / dal fiume la portò sopra una stella". Chi non ricorda la prima splendida strofa della Canzone di Marinella del cantautore genovese Fabrizio De Andrè, giustamente considerato uno dei massimi poeti italiani del secolo scorso? In molti si saranno chiesti chi fosse e che origini avesse la Marinella amata dal "re senza corona e senza scorta". Ora grazie al volume "Il libro del mondo" di Walter Pistarini, in cui è ricostruita la vicenda, è possibile dare un nome alla protagonista dell'episodio di cronaca realmente accaduto, cantata nella canzone che determinò la sorte artistica del cantautore genovese. "Se una voce miracolosa - disse il cantautore - non avesse interpretato nel 1967 La canzone di Marinella, con tutta probabilità avrei terminato gli studi in legge per dedicarmi all'avvocatura. Ringrazio Mina per aver truccato le carte a mio favore e soprattutto a vantaggio dei miei virtuali assistiti". Lo stesso Fabrizio De Andrè raccontava di essersi ispirato ad una notizia di cronaca nera che aveva letto quando era ragazzo e che lo aveva particolarmente colpito. La ricostruzione nel libro di Walter Pistarini si basa su una ricerca condotta dallo psicologo Roberto Argenta - che aveva pubblicato un primo resoconto su "La Stampa" (nella pagine di Asti) del 13 gennaio 2007 - fatta di ore di lavoro in biblioteca. Dalla tenacia del ricercatore era emerso un primo indizio sul fatto di sangue a cui il celebre cantautore si era ispirato per la sua canzone. Si tratta della storia di Maria Boccuzzi, una prostituta di 33 anni che venne ritrovata morta nel 1953 nell'Olona, alla periferia di Milano. La notizia portava il seguente titolo: "Carica di vistosi gioielli all'appuntamento con la morte", ma fin qui la fonte era frammentaria e narrava di una prostituta che dopo aver tentato la carriera di ballerina con il nome d'arte Mary Pirimpò, si era innamorata di un personaggio equivoco ed aveva cominciato a prostituirsi. Questa storia ha trovato successivamente un riscontro certo in un articolo de "La Nuova Stampa" del 30 gennaio 1953 - giorno successivo a quello del ritrovamento del corpo - intitolato "La mondana trovata uccisa nell'Olona", che narra la vicenda così: "Quella di Maria Boccuzzi...è la storia di una vita torbida troppo presto conclusasi. Venuta a Milano con i genitori dal piccolo centro calabrese di Radicena, dov'era nata l'8 ottobre 1920, Maria Boccuzzi abbandonava la famiglia e il modesto lavoro di operaia alla nostra Manifattura tabacchi, per inseguire la chimera dell'arte scenica. Ma cadde sempre più in basso, fino ad essere fermata una notte dalla squadra buoncostume". Altri dettagli sull'omicidio raccontano: "sei ferite d'arma da fuoco inducono a ritenere che l'assassino anche abbia infierito sulla disgraziata e, deciso a rendere quanto più perfetto il delitto, abbia provveduto a cancellare ogni possibile traccia del suo crimine...s'impadronì di tutti i suoi documenti, tra cui doveva esserci...una polizza di assicurazione sulla vita che garantiva un capitale di 300.000 lire a beneficio degli eredi eventuali". Dalle notizie emerse dalle indagini fatte all'epoca pare che la donna avesse manifestato al suo amante, un ballerino sospettato dell'omicidio, di voler abbandonare quella vita disordinata. Il giovane De Andrè all'epoca dei fatti aveva 13 anni e sicuramente aveva letto queste notizie proprio sulla stampa locale. Radicena è la frazione calabrese dalla cui unione col villaggio di San Martino e Jatrinoli è nato nel 1926 il comune di Taurianova. A proposito di questa storia, in una intervista a Vincenzo Mollica Fabrizio De Andrè disse che l'ispirazione per La Canzone di Marinella gliela aveva fornita "un fatto di cronaca nera che aveva letto a quindici anni su un giornale di provincia. La storia di quella ragazza mi aveva talmente emozionato che ho cercato di reinventarle una vita e di addolcirle la morte".
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