Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo alle solite!!! volti nuovi vecchi vizi…
L’amministrazione comunale di Brognaturo, ha ottenuto un finanziamento PIAR (Piano Intervento Aree Rurali), per l’importo di circa €. 150.000,00 che – secondo quanto previsto dalla normativa – vanno destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria di strade già esistenti.
Gli interventi finanziati sarebbero quelli di consentire un livellamento o uno scotico delle sedi stradali rurali già esistenti in abbandono e di abbattere eventuali impedimenti alla loro carrabilità.
Orbene, l’Ente comunale disinteressandosi della normativa, della destinazione del denaro pubblico ha pensato bene di ignorare il vecchio tracciato peraltro noto a tutta la comunità brognaturese (di circa 250 ml) e di realizzare ex novo una strada di larghe dimensioni, provocando un dissodamento di terreno con lo sradicamento di parecchie ceppaie.
Ciò doveva avvenire senza l’ottenimento preventivo delle necessarie autorizzazioni forestali - nulla osta paesaggistico - ambientale e vincolo idrogeologico.
Dagli elaborati progettuali, si è individuato un tracciato (lungo circa 650 ml) che dovrebbe giungere all’acquedotto rurale Pilato, attraverso l’espropriazione di fatto di diversi terreni di proprietà privata che nulla ha a che vedere con le finalità della misura prevista dal PIAR.
L’unica utilità perseguita con tale intervento è quella di valorizzare i terreni dei parenti dei nuovi amministratori che così potranno raggiungere comodamente i propri fondi su cui insistono castaneti da taglio.
Sarebbe opportuno che i nuovi amministratori professassero il loro attaccamento alla carica e ai principi di trasparenza e legalità nei fatti e non nelle sole parole.
Il gruppo politico “Rinnovamento e Crescita”
Riceviamo e pubblichiamo
Operazione verità sui lavori di completamento della Trasversale delle Serre. Lo hanno chiesto stamane in una partecipata conferenza stampa il consigliere regionale Bruno Censore, il presidente della Comunità montana delle Serre, il Vicepresidente del Consiglio provinciale di Catanzaro, dodici sindaci ed amministratori dei Comuni di Fabrizia, Mongiana, Serra, Spadola, Brognaturo, Simbario, Vallelonga, Argusto, Gagliato, Vazzano, Pizzoni e Torre di Ruggiero.
“Questa volta, i soldi ci sono tutti – ha detto in apertura il consigliere Censore. Allora, perché i lavori di completamento di questa importante direttrice viaria vanno così a rilento? Quale arcano mistero impedisce che si arrivi alla conclusione di un’opera la cui realizzazione è fattore di vero sviluppo per l’area centrale della Calabria che abbraccia lo Ionio al Tirreno? Perché su alcuni cantieri c’è il blocco dei lavori? Domande che l’assemblea dei Sindaci riunita oggi presso la sede della Comunità Montana delle Serre ha fatto proprie ed intende girare direttamente all’amministratore unico di Anas SpA, Pietro Ciucci. Le preoccupazioni che hanno espresso i Sindaci sono profonde e tutte motivate. Da un lato si rincorrono i progetti di sviluppo locale – hanno ribadito i rappresentanti delle comunità locali - attraverso i quali si cerca di dare risposte allo spopolamento di intere aree urbane poste lungo le fasce interne della regione, dall’altro si impedisce che risorse economiche già individuate vengano messe a frutto per aprire nuovi possibili scenari in risposta alla crisi devastante che attraversano le popolazioni delle aree marginali della nostra regione.
Questa volta, i sindaci presenti all’incontro con i giornalisti non intendono demordere. All’unisono ed in modo trasversale agli schieramenti politici cui appartengono, hanno dimostrato di voler percorrere vie diverse per coinvolgere quegli attori istituzionali che possono e devono intervenire in maniera celere sulla questione.
“Innanzitutto - ha detto ancora Censore – intendiamo avere documenti certi da parte di Ciucci sulle intenzioni dell’Anas. Le rassicurazioni verbali non bastano più. Le comunità locali attraversate dalla Trasversale attendono risposte concrete che si potranno avere solo con il completamento dell’opera. Gli impegni della società stradale devono essere chiari e puntuali in quanto la delibera CIPE ha individuato i 212 milioni di euro necessari per il completamento della superstrada che è un’opera da cui dipende il destino delle popolazioni di questi comuni”.
Per i sindaci e gli amministratori presenti in conferenza stampa la misura è ormai colma. La linea che è venuta fuori va nella direzione di un coinvolgimento attivo anche della Regione Calabria e del ministero per le Infrastrutture ai quali il coordinamento dei sindaci manderà presto un documento con la richiesta di un impegno che non è più derogabile.
SERRA SAN BRUNO - Continua a nevicare copiosamente sulle Serre: la precipitazione, ampiamente annunciata dalle previsioni meteo, va avanti ormai da 24 ore e l'evento è già classificabile come storico, poichè potrebbe essere anche di maggiore rilevanza dell'ultima grande nevicata del 1986. A Serra San Bruno ci sono già 70 cm di neve, mentre nella zona di Mongiana, Fabrizia e Nardodipace la coltre bianca ha già toccato quota 1 metro. I tre paesi appena citati sono completamente isolati, con le strade provinciali che li collegano tra loro bloccate del tutto già da ieri, senza che nessuno, a partire dalla Provincia, sia intervenuto per togliere dall'isolamento queste comunità. Situazione analoga nella cittadina bruniana, dove si registra un fatto grave: l'ospedale "San Bruno" è completamente isolato (foto Salvatore Federico), il centralino del nosocomio è fuori uso, l'ambulanza è bloccata per la neve
SPRECHI ed inefficienze scaturiscono principalmente da un clientelismo galoppante, da una cattiva gestione delle risorse umane e da un reclutamento del personale che - è evidente, come vedremo tra poco - non ha minimamente tenuto in considerazione merito, professionalità ed esigenze di ufficio.
L’esito dell’inchiesta del Quotidiano non lascia spazio a dubbi: come se già non bastassero gli oltre 14 milioni di euro che le casse provinciali elargiscono annualmente per il personale, la Provincia di Vibo spende troppo in incarichi esterni: solo nell’ultimo mese da contrada Bitonto hanno emesso determine di liquidazioni a favore di ingegneri, architetti e geometri per un importo di circa 100mila euro.
Amministratori e dirigenti della Provincia si giustificano, parlando di «carenza di organico idoneo allo svolgimento di alcune funzioni». Sì, avete capito bene. Nonostante l’esercito di impiegati, per alcune funzioni mancherebbero le professionalità. E, quindi, a Palazzo ex Enel sono «costretti» a rivolgersi all’esterno. Un paradosso, no? Sì, un vero e proprio paradosso, un chiaro e lampante esempio di una gestione amministrativa dissennata, fatta di sprechi e di forti inefficienze, se si considera che la Provincia ha oltre 400 dipendenti di ruolo, ai quali vanno aggiunti i 79 dipendenti ex art. 7 per i quali l’ente spende 570mila euro all’anno e i componenti dello staff del presidente e degli assessori che gravano per altri 460mila euro.
I CONTI. Proprio nei giorni scorsi, in una speciale classifica stilata dal Sole24Ore, l’amministrazione provinciale di Vibo ha conquistato un altro poco lusinghiero risultato. Secondo un’indagine condotta dall’autorevole quotidiano economico, quella di Vibo è la terza Provincia d’Italia per indebitamento (oltre 94milioni di euro), con un impatto pro capite pesantissimo: 564 euro per abitante, tre volte tanto il debito medio che è di 194,7 euro pro capite. Adesso, così come quelle poco virtuose, la Provincia di Vibo dovrà obbligatoriamente tirare la cinghia e ridurre il passivo secondo le nuove norme contenute nella legge di stabilità. Un passo necessario che passerà inevitabilmente dalla notevole riduzione degli incarichi esterni. D’altronde, solo nei mesi scorsi, segnalando «un pesantissimo stock di indebitamento» e «una carenza di liquidità», il collegio dei revisori dei conti uscente, al fine di «contenere la spesa corrente» e di «ristabilire l’equilibrio finanziario» aveva avanzato agli amministratori provinciali alcuni suggerimenti: tra le altre cose, i revisori avevano suggerito «di procedere ad una riorganizzazione complessiva della dotazione organica» e, soprattutto, «di bloccare tutti gli incarichi esterni» che continuano a gravare pesantemente sulle casse dell’ente.
GLI INCARICHI. Lasciamo da parte incarichi legali e vari. E, questa volta, spostiamo l’attenzione soltanto sulle commissioni richieste dal settore VIII - Viabilità, Edilizia scolastica e impiantistica sportiva -. Un settore che alla luce della deliberazione di giunta del 7 aprile 2011, tra figure dirigenziali, funzionari categoria D3, istruttori categoria D1, tecnici e impiegati, vanta una dotazione organica di ben 58 dipendenti. Eppure, nonostante l’alto numero di impiegati, nonostante un grande indebitamento e una situazione finanziaria disastrosa, la Provincia si permette il lusso di elargire ad un geometra esterno ben 6 mila euro per un semplice accatastamento di una struttura sportiva, la palestra di Serra San Bruno e di spendere, tra incarichi a ingegneri, agronomi e geometri circa 20mila euro per la sola progettazione di un campetto di calcio a Sant’Angelo di Drapia.
Da Palazzo ex Enel si giustificano dicendo che c’è una «carenza di organico idoneo allo svolgimento delle funzioni», nonostante i 58 dipendenti che affollano il settore Viabilità, Edilizia scolastica e impiantistica sportiva ma, carte alla mano, il Quotidiano ha calcolato che soltanto nell’ultimo mese, dal 17 ottobre scorso ad oggi, tra incarichi nuovi e vecchi, ossia che risalgono all’amministrazione precedente, la Provincia di Vibo ha emesso determine di liquidazioni per un importo di oltre 90mila euro - 92mila per l’esattezza - per incarichi esterni ad ingegneri, architetti e geometri.
(articolo apparso nella pagine vibonesi de Il Quotidiano della Calabria)
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