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Direttore responsabile: Bruno Greco
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Assieme ad Angelo Catalano compone il tandem centrale della retroguardia biancoazzurra. Nonostante la giovane età, però, il difensore classe '95 Antonio Miletta – attualmente in forza alla Serrese, in Prima categoria - non sembra avere particolari ambizioni. Quello di fare carriera nel mondo del calcio, infatti, è un sogno che l'ex difensore del Soriano, ha ormai accantonato. Adesso ci sono altre priorità, ma quella del pallone resta, comunque, una passione che lo stesso Miletta intende portare avanti.
«A titolo personale – ci ha confidato – le mie ambizioni sono quelle di fare un bel campionato con questa maglia e dare il passimo a livello di prestazioni. Comunque sia, non penso di fare carriera perchè, ormai, questo sogno l'ho accantonato, però in ogni partita ci metto il cuore e do tutto me stesso per la squadra. Sono sicuro che faremo una bella stagione e, presto, dimostreremo ai più scettici il nostro reale valore. I giocatori sono praticamente tutti di Serra e, di conseguenza, c'è un feeling particolare tra di noi. Ed è proprio questo che useremo per uscire da questo momento, mettendo davanti l'orgoglio e la voglia di dimostrare le nostre potenzialità».
Dal Soriano alla Serrese. Dalla Promozione alla Prima categoria. Una scelta necessaria per Miletta: «Studiando a Cosenza, non potevo più garantire la mia presenza agli allenamenti ed in Promozione l'allenamento e la condizione fisica sono molto importanti. A livello di categoria la differenza è abbastanza evidente, perchè in Promozione tutte le squadre sono organizzate e costituite da giocatori che hanno anche fatto la storia del calcio calabrese. A Soriano, per quel che mi riguarda, lascio comunque un pezzo di cuore, perchè in questi anni mi hanno sempre trattato bene, considerandomi come uno di famiglia. È difficile trovarsi male in un ambiente nel quale ogni giorno ti senti come se fossi a casa...Comunque, auguro ai miei ex compagni di fare quel salto di categoria da sempre cercato perchè se lo meritano, partendo dalla società, per arrivare ai giocatori. Un saluto particolare lo vorrei rivolgere ai senatori di quella squadra come Nesci, Romeo, Piccolo e Clasadonte che, oltre ad essere dei calciatori fortissimi, sono delle persone straordinarie che mi hanno permesso di crescere sia come uomo che come calciatore».
Tornando alla Serrese, su un totale di cinque partite fino ad ora disputate i biancoazzurri hanno collezionato 7 punti, frutto di due vittorie e un pareggio. «In questi primi incontri – ha detto ancora Miletta - ho visto una squadra molto giovane e inesperta. Ciò è dovuto al fatto che siamo tutti ragazzi e, purtroppo, pecchiamo di inesperienza. A livello di gioco, poi, non abbiamo ancora un'identità precisa, visto che non siamo molto allenati. La preparazione l'abbiamo iniziata tardi e tra mille difficoltà, quindi per questo non riusciamo ad esprimere al meglio il nostro gioco. Sono sicuro, però, che pian piano arriveremo a dimostrare quanto valiamo, perchè sì, è vero che siamo ragazzi, ma nonostante tutto sappiamo giocare a calcio e alcuni di noi meritano di giocare in categorie superiori».
Sulle potenzialità del gruppo, poi, il difensore ha aggiunto: «La nostra potenzialità è costituita proprio dal gruppo. Prima di tutto siamo compagni oltre che giocatori e nei momenti di difficoltà ci sosteniamo a vicenda. In tutto questo, però, una nota certamente positiva è rappresentata dall'attacco, perchè i vari Michele Zaffino, Andreacchi e Cherif hanno un tasso tecnico altissimo e sono in grado di mettere in difficoltà le difese avversarie. A centrocampo, poi, abbiamo Vincenzo Zaffino che è un ottimo giocatore sia offensivamente che in fase di chiusura».
Nonostante le note positive, però, la società dovrà necessariamente intervenire sul mercato nella finestra invernale: «Sì, è vero. Per sperare in un campionato dignitoso bisognerà rinforzare la squadra, perchè la rosa attualmente a disposizione è molto risicata. Più di questo, però, non posso dire, anche perchè la società penso si stia già muovendo e sta facendo di tutto per ovviare a questo problema».
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