I veleni del post primarie che hanno incoronato alla guida della coalizione il giovane notaio Antonio Lo Schiavo, espressione diretta dell’area censoriana del Pd, non hanno ancora smaltito il loro effetto e quello che più sembra convinto a protrarre la faida intestina ai democratici è proprio lo “sconfitto” illustre Pietro Giamborino. L’ex consigliere regionale non si pente delle sue scottanti dichiarazioni con le quali aveva paragonato le primarie di Vibo a “Gomorra” – con riferimento esplicito e diretto alle metodologie della camorra campana –, e continua dunque a pianificare altrove, ben distante dall’orbita Lo Schiavo, alleanze e accordi in chiave elettorale

È di questi ultimi giorni, infatti, la notizia di un ormai ben avviato corteggiamento, forse reciproco, fra Giamborino stesso e l’aspirante primo cittadino Elio Costa, che già sotto la sua ala protettrice ha accolto diversi partiti e partitini pronti a portare acqua al mulino dell’ex magistrato, ma imboscati sotto le rinnovate effigie delle liste civiche. E così, dopo l’approdo in area Costa dell’Udc di Gaetano Bruni e dei berlusconiani di Forza Italia Vibo, ecco che anche una delle tante frange minoritarie del Pd, quella di Campo democratico afferente proprio a Giamborino, sembra ormai pronta ad aderire al movimento “calderone” di Costa.

L’ex consigliere regionale di Piscopio metterebbe dunque in campo una compagine tutta sua a sostegno diretto dell’ex magistrato ed ex sindaco che – su questo è stato chiaro – non vuole con sé, né simboli di partito, né assessori che abbiano avuto a che fare con la giunta uscente. Prerogative queste che sbarrerebbero la strada all’ingresso nella stessa coalizione di un altro “deluso” del centrosinistra: il consigliere regionale Vincenzo Pasqua che, dal canto suo, starebbe quindi pianificando la corsa in solitaria.

Anche i rapporti fra Pasqua e Lo Schiavo, infatti, già da settimane, si sono progressivamente raffreddati, ciò nonostante la visita di Oliverio a Vibo che – nell’ambito di un’iniziativa sulla sanità tenuta lo scorso lunedì 30 marzo al Hotel 501 – aveva tentato di rinsaldare i rapporti interni alla coalizione. Ipotesi, questa, che pare ora definitivamente saltata e che quindi sta inducendo Pasqua a pensare ad una lista autonoma, che – come detto – non potrebbe entrare a far parte del progetto Costa, per via della presenza di due ex assessori, Antonio Schiavello e Antonio Fuscà, che pare abbiano già aderito al progetto di Pasqua. Insomma, il caos è grande nel cielo di Vibo Valentia.