Dopo le dimissioni presentate a fine settembre scorso dall’ormai ex assessore Raffaella Giuliano, che sarebbero state motivate da cause di natura personale, ecco infatti che un altro tassello dell’assise cittadina ha deciso di congedarsi dall’incarico. In tal caso si è trattato di un altro elemento di maggioranza, il consigliere Bruno Salerno anche lui eletto nella lista “Orgoglio simbariano” nella tornata del 26 maggio 2014, quando la compagine guidata dall’attuale primo cittadino Ovidio Romano aveva avuto la meglio su una lista “civetta” con un plebiscitario 93,11% dei consensi (487 voti). Le dimissioni rassegnate questa volta da Salerno hanno indotto il sindaco Romano a convocare una seduta di consiglio comunale straordinaria ed urgente, che si riunirà alle 17 del prossimo martedì 31 ottobre. Unico punto all’ordine giorno quindi le dimissioni del consigliere Bruno Salerno, per il quale vi sarebbe addirittura l’impossibilità di effettuare l’avvicendamento sancito dal classico provvedimento di surroga. La sostituzione infatti non è resa possibile per via della mancanza di altri candidati consiglieri risultati non eletti nella lista “Orgoglio simbariano”.

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Lo scorso settembre per ovviare invece alle dimissioni della Giuliano, al suo posto in giunta era stato designato alla carica di assessore Gabriele Coda. Un rimpasto obbligato, dunque, per il sindaco Ovidio Romano che aveva comunque deciso di mantenere immutato il resto dell’esecutivo, confermando la carica di vice sindaco a Raffaele Versace.

Il consigliere Salerno ha anche scritto una lettera aperta indirizzata al primo cittadino, motivando le ragioni di questa scelta. «Non sarebbe giusto - si legge nella missiva – continuare ad occupare una posizione di visibilità senza la serenità che, oggi, non ho più per un insieme di cause di natura esclusivamente personale. Approfitto di questo momento – ha detto ancora Salerno – per ringraziare i colleghi assessori verso i quali ho sempre manifestato stima e rispetto. Ringrazio i dirigenti comunali - che mi hanno accolto, ascoltato e sostenuto - i dipendenti e i cittadini, i primi ad aver creduto nelle mie potenzialità e verso i quali resterò sempre in debito».