C’è fermento a Serra San Bruno in previsione del voto di settembre, quando la cittadinanza sarà nuovamente chiamata alle urne per il rinnovo delle locali cariche amministrative. Un fermento che sta interessando non solo i due schieramenti già più o meno noti e definiti (quello di “LiberaMente” che ripropone la candidatura a sindaco di Alfredo Barillari e quello della maggioranza uscente che fa fulcro sull’alleanza più volte confermata e ribadita tra Bruno Censore e Nazzareno Salerno). Lo scacchiere del quadro politico locale è infatti animato anche dalla possibilità sempre più concreta che ai blocchi di partenza possa presentarsi una terza compagine. Si tratta di un progetto al quale da tempo stanno lavorando in particolare Michele Ciconte, Domenico Zaffino e Adriano Tassone. Esponenti di Forza Italia ed ex componenti di “In alto volare” che, ad inizio 2019, non avevano affatto digerito il passaggio di Jlenia Tucci e di Francesco De Caria a sostegno dell’amministrazione censoriana guidata dal sindaco Luigi Tassone.

Sarebbero diversi i punti di contatto stabiliti dai forzisti nelle ultime settimane per tentare di allargare il raggio della costruenda “terza lista” che però, a parere degli stessi promotori, dovrebbe mantenere una chiara connotazione identitaria: si tratterà di una compagine di centrodestra. A tal proposito si sarebbe registrata una fitta rete di contatti che, a vario titolo e in modi e tempi diversi, ha interessato parecchi volti noti del palcoscenico politico locale. Tra questi Cosimo Polito (uscito di recente da LiberaMente e partito con l’idea di creare una propria compagine autonoma), l’ex consigliere provinciale Giuseppe Raffele (che però in molti danno in contatto anche con LiberaMente) e i consiglieri comunali uscenti Walter Lagrotteria e Valeria Giancotti. A scambiare qualche idea con Ciconte, Tassone e Zaffino si sarebbe però piacevolmente intrattenuto in più di un’occasione anche Vincenzo Damiani (Pd) che ultimamente avrebbe palesato non poca irritazione nei confronti delle imposizioni dettate in ottica Amministrative da Bruno Censore. Sia chiaro, si tratta al momento di colloqui, seppur serrati, per capire quali siano i margini reali dell’iniziativa, anche perché prima di tutto bisognerebbe trovare la quadra rispetto all’elemento fondante: su quale candidato a sindaco punterà, eventualmente, la nascente lista di centrodestra? Nulla in tal senso sembrerebbe ancora stabilito.

È questa quindi allora per tutti - soprattutto per gli indecisi - una fase di “studio”, caratterizzata dal fatto che le trattative spesso tendono ad accavallarsi e, in alcuni casi, anche a contraddirsi. Allora a tal proposito non può sicuramente passare sottotraccia il ruolo dell’ex sindaco Bruno Rosi (FdI) anche lui vicino alla “terza lista” in via di definizione e che, in maniera abbastanza controversa, dopo la notizia dell’incontro a cena di qualche sera fa con i dem Luigi Tassone, Bruno Censore e Raffele Lo Iacono, sarebbe stato invitato a correggere il tiro da esponenti regionali di primo piano di Fratelli d’Italia e a posizionarsi a debita distanza dal Pd di Serra San Bruno (pur non potendo smentire l'incontro in un ristorante di Arena che effettivamente c'è stato).

Intanto, ad aver ufficializzato il suo interesse a prendere parte a un progetto di centrodestra è stato nella serata di ieri Giuseppe Ferragina, esponente di Forza Italia Giovani Vibo Valentia, che ha spiegato di volere prendere parte alla competizione elettorale per mettersi a disposizione della comunità. «Sono convinto - ha spiegato Ferragina - che i giovani possono dare un grande contributo per lo sviluppo di Serra San Bruno. La mia area politica di riferimento è il centrodestra ed è in una lista formata da sensibilità politiche afferenti al centrodestra che voglio candidarmi».

Resta però da capire quanti e quali altri siano gli elementi della politica serrese che guardano con favore al centrodestra e se ci sia la reale possibilità che questi possano effettivamente trovare casa in un unico progetto. Cosi come prioritaria resta la scelta del candidato da proporre alla carica di sindaco. Una figura di sintesi che al momento sembra non facile individuare.