Giovedì, 27 Dicembre 2018 14:01

Serra, per il Comune è tempo di conti: da recuperare 990mila euro di Ici e Imu non versata dai contribuenti

Scritto da Redazione
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Come si suol dire «le somme si tirano alla fine» e la coda del 2018 si sta dimostrando utile per mettere un po’ a posto i conti per l’amministrazione comunale di Serra San Bruno. Sollecitato, in tal senso, in particolare il settore delle entrate e dei tributi che già alcuni giorni fa aveva messo a punto una compensazione sulla situazione creditoria/debitoria, chiusa con un passivo contabile di circa 40mila euro, tra lo stesso ente di piazza Tucci e la Provincia di Vibo Valentia.

Nel dettaglio, il Comune di Serra San Bruno aveva, nei confronti della Provincia, debiti per circa 108mila euro (dei quali 83.278,72 euro derivanti dall’addizionale provinciale afferente alla Tarsu 2013/2016 e ulteriori 25.072,49 per l’addizionale provinciale della Tarsu 2017). Al tempo stesso però l’ente guidato dal primo cittadino Luigi Tassone vantava crediti nei confronti della Provincia per quasi 65mila euro (12.815,06 euro complessivi per i trasferimenti per Diritto allo studio dal 2011 al 2014 ai quali si sono sommati 51.319,00 per i canoni idrici dal 2013 al 2017). La compensazione ha quindi portato a un debito residuo per il Comune di Serra San Bruno di 44.217,15 euro, che lo stesso ente verserà in due distinte tranche a favore della Provincia di Vibo Valentia: la prima metà entro l’ormai imminente 31 dicembre 2018 e la restante quota entro la fine del giugno 2019.

Ma la partita tributaria non si esaurisce qui per l’amministrazione comunale di Serra San Bruno, che proprio in questi giorni ha messo a computo anche l’ammontare dell’evasione da recuperare per il comparto dei tributi locali. L’accertamento ha fatto emergere un’evasione relativa all’Ici e all’Imu non versata dai contribuenti per complessivi 990mila euro circa (dei quali 668mila per imposta, 300mila per sanzioni e 21mila per interessi). I crediti relativi all’Ici e all’Imu sono dunque stati iscritti a bilancio sul capitolo “Lotta all’evasione”.

Per quel che compente invece la riscossione del canone idrico 2018 per l’erogazione dell’acqua potabile e per la fognatura, l’ammontare da riscuotere nei prossimi mesi relativo ai consumi è di 468.239 euro, ai quali si sommano 114.311 euro alla voce canone di depurazione e ulteriori 43.227 euro per il servizio fognatura. In tal caso, il totale di quanto si tenterà di andare a riscuotere già a partire dal febbraio 2019 (relativamente quindi ai consumi del 2018) è di 625mila euro circa.

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