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VIBO VALENTIA - I problemi riguardanti il territorio della provincia di Vibo non possono più essere rimandati. Da più parti oramai la politica fa cerchio attorno alle carenze territoriali, con alcuni comuni delle Serre che nei giorni scorsi hanno finanche messo sul tavolo della discussione la ricerca di uno strumento (petizione popolare o referendum) per passare dalla provincia di Vibo sotto la competenza di quella di Catanzaro.
Ieri, nella sede dell’ente in contrada Bitonto, sono stati tanti i primi cittadini del Vibonese che hanno accolto l’invito del presidente Andrea Niglia per prendere parte all’assemblea dei sindaci, e discutere appunto delle sorti della Provincia. Tra i presenti anche il sindaco di Spadola Cosimo Damiano Piromalli accompagnato dal suo vice Maurizio Marchese. Assenti invece i primi cittadini delle Serre dei comuni di Mongiana, Simbario e Brognaturo.
«Ad oggi – ha dichiarato il presidente Niglia nell’esordio – non ci sono i presupposti per potere andare avanti in queste condizioni. Assieme ai dipendenti, a pagarne le spese è tutto il territorio che rischia di vedersi chiudere anche le scuole a causa della mancanza di fondi da destinare. La Provincia – ha continuato Niglia – si trova in dissesto dal 2011 e nel tempo sono diminuiti anche i trasferimenti statali, per questo il nostro appello adesso lo rivolgiamo al governo, affinché si possa arrivare a una imminente soluzione».
Secondo quanto riportato da alcuni sindaci presenti all’assemblea, oggi la proposta del presidente Andrea Niglia sarebbe quella di «far rientrare il caso Provincia di Vibo nella prossima Finanziaria, partendo però da un tavolo tecnico al quale siano presenti il ministro Minniti, le sigle sindacali, l’Anci e altri soggetti competenti, ai quali si possa unire la voce degli amministratori per risollevare le sorti della provincia di Vibo». Secondo quanto dichiarato sempre da Niglia «l’ente per ripartire ha bisogno di 25 milioni di euro, di cui 15 per portare a pareggio il bilancio e 10 per ripartire, provvedendo da subito alla sistemazione di strade e scuole».
Un tavolo tecnico col governo che, stando sempre alle dichiarazioni dei presenti, potrebbe essere già previsto per la metà di questo mese. Dalla platea non sono mancati gli interventi di alcuni sindaci che hanno partecipato all’assemblea. Cosimo Damiano Piromalli, adottando come espediente un vecchio messaggio promozionale che recitava «ViVi la provincia di Vibo Valentia» ha dichiarato nel suo intervento che adesso è arrivato il momento di dire «Difendi la provincia di Vibo». Parole che a suo dire dovranno «essere da motto per tutti gli amministratori, che con un’unica voce possono arrivare a Roma e confrontarsi con il governo». Il giovane primo cittadino di Capistrano, Marco Martino, ha usato parole dure sottolineando «l’immobilismo dei parlamentari» mentre nel corso dell’assemblea, il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha invece lanciato il messaggio a tutti i parlamentari calabresi invitandoli a «metterci la faccia per giungere alla soluzione del problema». Tanti gli interventi infine degli altri amministratori presenti tra cui il sindaco di Fabrizia Francesco Fazio, il quale ha sottolineato il problema delle vie comunicazione che interessa tutto l’hinterland, mentre Elio Costa, sindaco della città capoluogo, sempre in tema di viabilità, ha evidenziato la possibilità di far rientrare nelle competenze dell’Anas parte della rete stradale.
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