Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Ci è giunta notizia di una richiesta di celebrare il congresso di circolo a Filadelfia, una scelta tardiva e sicuramente sospetta. Ci domandiamo come mai dopo due anni di silenzio e di attività pressoché azzerata, se si esclude l’unica iniziativa in difesa della proposta dell’amministrazione comunale della costruzione sul suolo comunale di una Centrale a Biomassa, proprio ora i padroni del circolo si risvegliano.
Ci domandiamo: come mai dopo aver azzerato il dibattito politico e ridotto il partito ad un tesserificio proprio oggi, alla vigilia del congresso provinciale e delle elezioni amministrative, improvvisamente ci si accorge della necessita di portare il partito a congresso? Come al solito il manovratore De Nisi, e la sua cerchia, predica bene e razzola male. L’ambizione di tentare l’ennesima scalata al provinciale con questi metodi sarà di nuovo azzerata, come deprimente e il tentativo di portare il circolo blindato alle elezioni comunali, dopo averlo reso inutile e privo di linea politica in questi anni.
Appare, quindi, tutto contro ogni logica se non come il solito meschino tentativo di appropriarsi del simbolo come specchietto per le allodole da presentare agli elettori, come già successo cinque anni fa, dove trovarono posto iscritti e militanti dell’ex Movimento Sociale Italiano e che oggi potrebbe trovare posto qualche ondivago di destra. Prima si nega ogni forma di dibattito politico, si chiude ogni attività, si rende il circolo un comitato elettorale utile solo a dimostrazioni di forza locale ( ma che sullo scenario provinciale ha solo accumulato sconfitte a cominciare dalle primarie), e oggi si pretenderebbe di fare un congresso lampo (con familiari e dipendenti) senza discussione e senza politica. Noi non stiamo a queste logiche che sanno di nepotismo e che hanno portato il partito alla deriva senza alcun dibattito al suo interno, con una classe dirigente che ha distrutto i valori democratici e la dialettica politica dell’intera comunità.
La politica dell’uomo solo al comando ormai è finita da un pezzo e gli elettori hanno dato dei segnali chiarissimi con dei risultati non certo esaltanti nelle ultime consultazioni elettorali. Gli elettori democratici non si faranno questa volta incantare e abbindolare. Per quanto mi riguarda, dalle elezioni Comunali o dal risultato del congresso provinciale non dipende la sopravvivenza o il futuro politico dei singoli che ormai è segnato, ma dipende il futuro di un’intera comunità di uomini e donne che vedono nella Buona Politica e nella Buona Amministrazione l’unica speranza di una rinascita sociale ed economica. Chi pensa di riproporre al congresso Provinciale vecchi schemi di contrapposizione si sbaglia, chi pensa che aggregare gli sconfitti o vecchi tromboni della politica si sbaglia.
De Nisi mente sapendo di mentire, anche quattro anni fa dichiarava che non avrebbe candidato nessuno della sua famiglia a sindaco, per poi smentire se stesso con un’assemblea di truppe cammellate che indicarono un suo familiare a Sindaco. De Nisi invita, la sinistra del partito ad aprire una discussione politica su come si è gestito in questi anni il partito e il territori negli ultimi dieci anni, ma ha sempre evitato e in alcuni momenti anche impedito che si aprisse il dibattito sull’ Amministrazione Provinciale, non tollerato che si aprisse una discussione sul suo operato da Presidente. Ricordo a me stesso che De Nisi, come tanti altri a seconda dei momenti, ha vestito i panni di Bersaniano e poi Renziano, per non parlare di quelli che hanno sostenuto addirittura altre forze politiche. Concludo con una considerazione ricordando a De Nisi che l’indirizzo politico del partito è stato posto al vaglio degli elettori non appena otto mesi fa e il giudizio venuto fuori non ammette repliche: la sinistra del partito in voti veri supera la sua idea di partito di 1200 voti, questo ritengo sia il migliore giudizio democratico che i cittadini e gli iscritti abbiano potuto dare.
Giuseppe Pellegrino
Componente della direzione regionale del Pd
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